Un fine settimana, quello appena trascorso, all’insegna della tutela dell’ecosistema marino in molte città italiane e non solo: 22 i Paesi del Mediterraneo coinvolti nelle iniziative promosse per “Let’s do it! Mediterranean”.
In Italia, sono state diverse le azioni di pulizia del Mare Nostrum (trattato troppo spesso come una grande discarica abusiva) messe in campo in molte città della costa e più di 20 i partner, dislocati su tutto il territorio, che hanno dato il proprio contributo.
Anche Napoli (e parte della sua provincia) non ha fatto eccezione. Abbiamo seguito da vicino l’iniziativa promossa domenica 11 maggio, presso la Rotonda Diaz sul Lungomare del capoluogo campano, dal gruppo di volontari dei CleaNap. Un appuntamento divenuto presto grande momento di aggregazione e crescita civica per tutti i partecipanti.
Insieme, associazioni, famiglie, movimenti e singoli cittadini, hanno ripulito gli anfratti tra gli scogli e la riva della spiaggetta. E se la sabbia, all’arrivo dei volontari, era già in discrete condizioni, lo specchio d’acqua più vicino al bagnasciuga era pieno di rifiuti di ogni tipo. Scarti trasportati a riva dalle correnti e che a tutti sono sembrati chiara prova di sversamenti abusivi in mare (magari da barche o navi) o di un malfunzionamento di alcuni depuratori.
I volontari non hanno esitato un istante di fronte alla difficoltà di dover ripulire un tratto di mare, invece che la spiaggia, e con i pantaloni risvoltati fino al ginocchio si sono lanciati con amore e dedizione in un lavoro complesso, ma che alla fine ha dato grandi risultati. A dare il proprio prezioso contributo, anche una volontaria originaria del Brasile e una coppia di volontari del Colorado, in rappresentanza del Consolato Americano. Una mattinata, senza dubbio, all’insegna anche della solidarietà, dell’interculturalità e della condivisione di un obiettivo (la tutela dell’ambiente) che travalica ogni confine.
Anche i lavoratori della cooperativa per la pulizia degli arenili hanno deciso di unirsi al lavoro di gruppo, fornendo ai volontari (già provvisti di guanti e buste per la differenziata) anche rastrelli, retini e contenitori per l’immondizia.
Al termine della faticosa, ma splendida mattinata, i volontari hanno portato a casa un risultato davvero sorprendente: uno specchio d’acqua nuovamente trasparente, degno del meraviglioso scenario di cui fa parte.
Le azioni di pulizia messe in campo in questi due giorni hanno avuto, chiaramente, soprattutto un grande significato simbolico, cercando di essere da stimolo contro l’inciviltà e da pungolo per le istituzioni affinché agiscano di più e meglio contro chi, in maniera criminale, tratta come una discarica l’immenso patrimonio marino del Mediterraneo.
Viviana Graniero