La Festa è ecosostenibile.Perché l’invasione di popolo e barche che ha accompagnato l’ottantaduesima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna a Ischia ha un impatto ambientale notevole in termini di rifiuti, solidi e liquidi, lasciati nello specchio d’acqua sul quale si affaccia il Castello Aragonese.
E il Comitato Artistico ha fortemente voluto che il cartellone degli eventi includesse anche un appuntamento speciale, quello di domenica 27 luglio: all’indomani dell’evento, che ha coinvolto decine di migliaia di persone, è andata in scena infatti la “Pulizia dei fondali e degli scogli” della baia di Cartaromana, teatro della festa.
Un’iniziativa curata da Attivischia e dall’associazione Nemo, che hanno chiamato a raccolta trentacinque sub con bombole e sei apneisti: all’appello hanno risposto i divings dell’isola (Ans Diving Ischia, Orizzonti Blu, Ischia Diving, Diving Agency, Ischia Diving Center, Nemo). E’ stata una Festa nella Festa, alla quale hanno partecipato anche Raffaele, appena 12 anni, e Luca, 13.
Così, la baia è stata restituita alla sua bellezza, davanti agli occhi compiaciuti dei turisti: ogni estate, peraltro, “Puliamo questo scoglio” testimonia la sensibilità delle associazioni per il rispetto dell’ambiente, che quest’anno ha voluto legarsi alla Festa di Sant’Anna. A partire dalle 9:30 di domenica, nella baia si sono così concentrati numerosi mezzi nautici di supporto che si sono disposti in linea parallela rispetto alla scogliera del ponte versante sud a delimitare lo scenario operativo.
Le attività di recupero dei rifiuti sommersi hanno riguardato in particolare materiali plastici che drammaticamente si depositano per tempi lunghissimi sui nostri fondali producendo un negativo impatto ambientale sulle specie animali e vegetali marine nonché agli occhi di qualunque visitatore subacqueo.
«La marcata affluenza di imbarcazioni e natanti in occasione della Festa di Sant’Anna crea purtroppo statisticamente un incremento di questi rifiuti» spiega Bruno Iacono, presidente di Nemo. «Lo sguardo attento e sensibile delle realtà diving locali che vivono con occhio privilegiato la bellezza dei fondali e degli ambienti subacquei dell’Isola ha visto ancora una volta come un dovere morale l’intervento nella baia del Castello». E sotto il coordinamento dell’Associazione Nemo, si è registrata una risposta molto positiva in termini di presenze e di materiale raccolto, grazie anche al contributo di ANS Diving di Ischia Ponte che ha messo a disposizione la sua sede sul posto per la logistica. Altro prezioso contributo è venuto da “Angelo Tassani Barche” che ha fornito mezzo nautico di supporto ai sub per la raccolta del materiale recuperato.
Indispensabile e quanto mai utile l’intervento di assistenza e gestione della sicurezza dei sub immersi da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia al comando del T.V. (CP) Raffaele Muscariello, intervenuti con gommone attrezzato.
«Ciò che si è notato di positivo – riassume Iacono – è stato il recupero di rifiuti “vecchi” e meno presenza di rifiuti “nuovi”, a testimonianza che in confronto agli anni passati c’è probabilmente una maggiore attenzione al rispetto degli ambienti marini (speriamo!) evitando di gettare in mare i rifiuti prodotti sulle imbarcazioni durante la Festa».