Napoli – Lo scenario di una piazza del Plebiscito bagnata dalla pioggia e il backdrop della Chiesa di San Francesco da Paola hanno rappresentato il contesto in cui si è svolta la cerimonia di apertura della World Series dell’America’s Cup a Napoli prevista dall’11 al 15 aprile. L’acquazzone non ha impedito la proiezione degli splendidi giochi di luci, colori e suoni organizzati e diretti da Marco Balich, presidente di Filmmaster Events, uno dei più grandi realizzatori di eventi spettacolari al mondo.
Ad aprire la serie di interventi dei personaggi delle istituzioni è stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha rivolto un augurio a Napoli e ai suoi abitanti attraverso un videomessaggio: “Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani – afferma il capo dello Stato – alla loro capacita’ di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città’“.
A seguire, è giunto il turno di Iain Murray, direttore di regata dell’America’s Cup e CEO dell’America’s Cup Race Management, che con un discorso in lingua inglese di circa venti minuti, ha rallentato un po’ i ritmi della serata, subito rivivacizzati dall’intervento raggiante del sindaco Luigi De Magistris, orgoglioso di rappresentare una città che ospiterà un evento di tale portata e della relativa pedonalizzazione di via Caracciolo, un provvedimento che, come egli stesso afferma, “permette ai napoletani di riappropriarsi della propria città e del suo lungomare“.
Peppe Servillo ha poi recitato la poesia O’Mare del drammaturgo Eduardo de Filippo, in onore della città e in riferimento alla principale tematica dell’evento, nonché della sua cerimonia di presentazione, che ha trasformato piazza Plebiscito in un grande acquario virtuale, un habitat marino composto da fondali suggestivi e animali acquatici, i cui effetti sono stati resi ancora più realistici dalla pioggia, evento naturale non previsto dall’organizzazione.
Alessandra Sensini, quattro volte campionessa olimpica di windsurf, ha condotto sul palco la bandiera italiana con in sottofondo le note dell’Inno di Mameli. Sono poi sfilati in successione i sette team che si contenderanno l’America’s Cup, il trofeo più antico del mondo risalente al 1851: gli italiani di Luna Rossa, gli attuali detentori del trofeo di Oracle, Energy, Emirates Team New Zealand, gli svedesi di Artemis racing, China team e Team korea.
La cerimonia si è conclusa con un omaggio al cantautore scomparso recentemente Lucio Dalla e alla sua indimenticabile Caruso le cui note, seguite da uno spettacolo di fuochi d’artificio, hanno decretato la partenza ufficiale dell’America’s Cup World Series Naples 2012.