Salta ad un + 7,3% rispetto all’anno precedente la qualità delle acque di balneazione in Italia, con un 6,6% per le acque marine ed un 13,1% per quelle interne.
A rassicurare gli italiani sulle qualità delle nostre coste alle soglie dell’estate è il “Rapporto 2012 sulle acque di balneazione” presentato oggi a Roma presso il ministero della salute; il rapporto sottolinea, inoltre, un dato importante: nel nostro paese, che presenta coste molto urbanizzate, le aree di balneazione sono conformi alle linee guida per l’82,3% rispetto ad una media europea del 77,1%.
L’analisi delle coste del “Bel Paese” prende in considerazioni numerosi indicatori macrobiologici tra cui la presenza dei batteri Enterococchi ed Escherichia coli.
A Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Basilicata, Sicilia e Sardegna va la medaglia d’oro per le coste più pulite, mentre maglia nera per le regioni Abruzzo, Campania e Liguria che hanno la più alta percentuale di spiagge non conformi, come si può rilevare dal sito www.portaleacque.salute.gov.it, in cui è presente un elenco delle zone balenabili.
Nel caso della Campania la percentuale di non conformità arriva a sfiorare il 2%, 1,70% in Abruzzo e 1,20% in Liguria
Il rapporto potrebbe essere una spinta ad un ulteriore miglioramento in vista della futura suddivisione in quattro classi delle spiagge per l’estate 2013: eccellente, buona, sufficiente, scarsa.