L’inquinamento delle acque marittime costituisce un annoso problema per la città di Napoli.
Il raggiungimento dell’obiettivo del recupero della balneabilità di almeno una porzione dei 4 km di costa cittadina non è, allo stato attuale delle cose, imminente.
La Commissione Ambiente del Comune di Napoli ha affrontato lo scorso martedì il dibattito sulla tutela del mare e sulla riqualificazione di tutte le zone costiere che caratterizzano la città, dal lungomare, al porto, a Posillipo. Nel corso della discussione è emersa l’urgenza di definire dei provvedimenti finalizzati alla rivalutazione del mare e alla soluzione delle maggiori criticità segnalate.
Il dirigente dell’area istituzionale dell’Autorità Portuale Stefano Porciani ha confermato che sono ben 17 gli alvei che scaricano attraverso il porto, censiti in collaborazione con la Provincia di Napoli, mentre il Capitano Rosario Meo, responsabile del settore ambiente della Capitaneria di Porto, ha precisato che, anche grazie alla collaborazione dell’autorità giudiziaria, un quadro completo della situazione degli scarichi è oramai ben delineato.
Lo stesso Porciani ha riferito che, oltre al lavoro di dragaggio dei fondali, è stato completato il primo lotto di una nuova rete fognaria, civile e industriale, compresa tra il Molo Beverello e il molo Pisacane. Inoltre, ha annunciato la prossima realizzazione di un secondo lotto e la costruzione di due depuratori, i quali doteranno il porto di un impianto fognario efficiente, autonomo dalle fogne cittadine.
La Commissione si è soffermata anche su un altro punto cruciale per la tutela delle coste cittadine, di competenza dell’Autorità Portuale: la pulizia degli arenili dai rifiuti speciali. Porciani ha attribuito alle difficoltà di bilancio il rallentamento delle operazioni, ma ha anche sottolineato quanto sia necessario disporre di una vigilanza preventiva e continua per evitare che si ripeta nuovamente il deposito dei rifiuti, costituito in larga parte da materiale edilizio.
Quello della depurazione delle acque resta il problema principale della costa napoletana, aspetto che necessita un grosso impianto di interventi. Antonio Carpenito, Dirigente del Servizio Risorsa Mare, ha annunciato che sono già in funzione gli spazzamare, mentre prosegue l’attività di vigilanza e manutenzione degli scarichi pluviali con interventi sia di pulizia dai rifiuti, come avvenuto a Mergellina e a San Giovanni a Teduccio, che di derattizzazione delle scogliere.