Annunciata per il 29 settembre 2012 la manifestazione contro l’impianto di incenerimento di Oliveto Citra (Salerno).
Il corteo organizzato dal comitato civico “no inceneritore” che partirà dalla località Ponte Oliveto alle ore 9.30, rappresenta il culmine di una battaglia durata mesi e che i cittadini hanno combattuto e vinto per il diritto alla salute, per la salvaguardia del territorio e del suo patrimonio ambientale, per il loro futuro.
Attraverso questa mobilitazione il comitato vuole ribadire con chiarezza il suo secco no a qualsiasi impianto di combustione (biomasse comprese).
Ma procediamo con ordine. Nel 2009 la Regione Campania, approva la V.I.A (Valutazione d’impatto ambientale) documento sul quale il Comune della Valle del Sele si basa per rilasciare nel dicembre 2010, il permesso per la realizzazione di un impianto per il trattamento di biomasse. I lavori iniziano nei primi mesi del 2011.
Risale invece a pochi mesi fa il sospetto di alcuni cittadini i quali, attraverso delle ricerche, scoprono che non si tratta solo di un impianto per il trattamento delle biomasse ma di un vero e proprio impianto di co-incenerimento – il primo impianto di questo genere privato d’Italia. Infatti, viene riscontrato che nell’autorizzazione della Regione vi è il riferimento alla termodistruzione di rifiuti speciali pericolosi e non classificati con i codici IPPC 5.1 e 5.3. Ciò vuol dire che in tale impianto è possibile incenerire tutta una serie di rifiuti pericolosi tra i quali quelli provenienti dalle attività ospedaliere, i liquidi infiammabili, i fanghi petroliferi ma anche di effettuare attività di depurazione di percolati e di desorbimento termico delle terre inquinate. E’ da qui che iniziano le proteste.
Viene costituito un comitato civico il quale, attraverso le manifestazioni, la stampa, i blog e i social network, riesce a dare risalto alla notizia e ai rischi rilevanti legati alla messa in funzione di tale impianto. Sull’onda della protesta viene convocata dal presidente della Comunità montana “Sele-Tanagro” una conferenza a cui partecipano i sindaci di tutti i comuni limitrofi i quali ribadiscono il loro secco no all’impianto. L’ amministrazione comunale di Oliveto Citra guidata dal sindaco Italo Lullo, con atto del 29 agosto 2012 decide così di sospendere i lavori per quarantacinque giorni – termine utile affinché la Regione Campania, effettuate ulteriori verifiche, accertasse che l’impianto fosse stato realizzato per buona parte all’interno di una zona S.I.C (Sito di Interesse Comunitario). A questo punto le intenzioni sono quelle di procedere alla revoca dell’autorizzazione alla V.I.A del 2009, ma ad oggi non vi è stata ancora una pubblicazione ufficiale sul BURC.
Certamente una vittoria da parte dell’intera comunità della Valle del Sele tuttavia, si celano ancora alcune ombre sulle quali sarebbe meglio far subito chiarezza. Si teme infatti che in breve termine possa giungere l’autorizzazione allo spostamento dell’impianto in una zona “non comunitaria”.
Vincenzo Trimarco