Il Tar Puglia sede di Lecce, sezione I, ha sancito nella sentenza n.1241, depositata il 12 luglio 2012, il via libera all’installazione dei pannelli fotovoltaici nei centri storici cittadini, purchè non si pongano in contrasto visivo con l’arredo architettonico, al punto di lederne il valore o che non producano distorsioni visive dell’edificio stesso.
Il provvedimento rappresenta sicuramente una grossa opportunità per le aziende che operano nel settore dell’energia solare, allargando la fetta di mercato ai centri storici cittadini che erano finora “intoccabili” secondo le normative vigenti, ma al contempo pone dei dubbi sull’invasività degli impianti fotovoltaici e su come la sentenza possa venire interpretata in maniera più o meno “restrittiva”, per usare un eufenismo naturalmente, dai diversi comuni.
In sintesi, la disputa sulla quale è stato chiamato a decidere il Tar è nata in seguito alla mancata autorizzazione da parte di un comune della regione,di concedere ad un cittadino la possibilità di installare un impianto fotovoltaico su di un edificio dal notevole interesse storico.
Il Tar Puglia ha accolto il ricorso del cittadino, giudicando illegittima e poco documentata l’imposizione del comune e nullo il diniego della Soprintendenza, in quanto non erano state valutati alcuni aspetti fondamentali, come l’invisibilità ad uno sguardo esterno dell’impianto, venendo a cadere dunque ogni presunto effetto distorsivo o lesivo per l’arredo architettonico e per la storicità dell’edificio.