Qual’è la birra più amica dell’ambiente? Secondo quanto suggeriscono i dati del primo Bilancio di Sostenibilità dell’azienda è la Carlsberg Italia che, con una riduzione dei consumi del 4,9% di energia elettrica e dell’8,2% di gas metano per ettolitro di birra, un taglio del 7,3% delle emissioni di Co2 e dell’8,2% del consumo di acqua, con il recupero dei rifiuti avviati al riciclo nel processo di produzione del 96%, si classifica sempre di più come la birra più “green” del panorama nazionale.
E non finisce qui; Carlsberg Italia è anche la prima azienda di birra al mondo con certificazione Epd (la Dichiarazione ambientale di prodotto) e quella che utilizza il fusto in Pet riciclabile che, rispetto ai fusti in acciaio tradizionali, ha il vantaggio di tagliare le emissioni di Co2 del 31% e di consumare il 21% di energia in meno, mentre rispetto alle bottiglie di vetro taglia le emissioni di Co2 addirittura del 45% e i consumi di energia del 38% , in più 60 litri di birra spillati dai fusti in Pet contribuiscono alla riduzione dell’effetto serra quanto un albero in un anno di vita.
Il Bilancio di Sostenibilità sarà presentato lunedì 8 ottobre al convegno “L’impronta ambientale dei prodotti‘ organizzato da Iefe- Bocconi, in collaborazione con Legambiente e Ambiente Italia, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Rete Cartesio, al termine del convegno verrà siglato un accordo tra il ministero e Carlsberg Italia per un impegno di quest’ultima nella valutazione dell’impronta ambientale dei sistemi e dei modelli di produzione e consumo.