Ha suscitato grande clamore nel mondo scientifico lo studio dei ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore, pubblicato su “Nature” e ripreso da BBC News, che ha rivelato come esista una correlazione diretta tra l’incremento del riscaldamento globale del pianeta e la diminuzione delle dimensioni delle specie terrestri.
Secondo lo studio dell’equipe scientifica diretta dal professor David Bickford del Dipartimento di Scienze Biologiche della Facoltà di Scienze dell’Università Nazionale di Singapore e dalla sua collaboratrice, la dottoressa Jennifer Sheridan, pare che l’aumento delle temperature stia generando effetti di ampia portata sulle dimensioni di una vasta gamma di organismi viventi che comprende piante e animali complessi, con effetti potenzialmente dirompenti sulla catena alimentare e sulla biodiversità delle specie.
Infatti, come afferma il professor Bickford la diminuzione delle dimensioni degli organismi viventi potrebbe avere conseguenze difficilmente prevedibili sulla società, incidendo in maniera pericolosa sui raccolti delle colture e sull’intero eco-sistema globale. “Grazie all’esame di una serie di dati, derivanti da un’accurata attività di ricerca durata molti anni, abbiamo potuto ricavare una serie di regole ecologiche e metaboliche che ci aiuteranno a capire il perché di questo fenomeno”, afferma il professor David Bickford. “Molti studi – prosegue il ricercatore dell’Università asiatica – confermano questa tendenza generale, ma non bastano, necessitiamo ancora di comprendere le motivazioni precise che spingono le specie a diventare sempre più piccole e abbiamo bisogno di capire le reali conseguenze che questo fenomeno potrà comportare nel futuro per lo sviluppo della nostra società”.
Da una lettura più accurata dello studio di Bickford e Sheridan emerge, difatti, che gli effetti derivanti dalla contrazione delle dimensioni degli organismi varieranno di specie in specie, perché le risposte delle singole famiglie di esseri viventi saranno differenziate, visto che non tutte sembrano colpite con gli stessi effetti dal riscaldamento globale.
Il rischio dunque è quello di assistere a uno sconvolgimento della biodiversità delle specie terrestri innaturale, non dettato da logiche meramente evoluzioniste, ma causato in prevalenza dal dissesto ambientale prodotto dagli esseri umani, con conseguenze difficilmente prevedibili per il futuro della vita sul nostro pianeta, almeno come oggi la conosciamo.