Un impianto di microalghe che si cibano dei gas di combustione emessi da una vicina centrale elettrica, per ridurre le emissioni di CO2.
La biomassa prodotta non si getta via ma viene impiegata nel settore agricolo, cosmetico ed energetico.
Si chiama CO2Algaefix il progetto dell’impianto algale in fase di realizzazione ad Arcos de la Frontera in Spagna. I terreni sono quelli che circondano la centrale elettrica a ciclo combinato della Iberdrola, la maggiore azienda spagnola di produzione e distribuzione di elettricità e gas naturale. L’infrastruttura di coltivazione delle microalghe avrà un’estensione di 10.000 m² per 1 milione di litri di coltivazione, e la capacità di produrre 100 tonnellate annuali di biomassa.
Allo sviluppo del progetto, costato finora 3 milioni di euro stanziati dal fondo europeo del Programma Life+, ha contribuito un consorzio di aziende del settore e università. La multinazionale Iberdrola generación, Everis Servicios Energéticos, Universidad de Sevilla, Universidad de Almería, Madrid Biocluster, e l’Agencia Andaluza de la Energía. L’obiettivo è produrre biomassa coltivando microalghe che si nutrono del gas di combustione che emette la centrale elettrica, il tutto per ridurre in maniera efficace e naturale le emissioni di CO2 in atmosfera. Il circolo virtuoso termina immettendo sul mercato agricolo, energetico e cosmetico la biomassa di microalghe.
L’impianto sarà pienamente operativo nell’ultimo semestre del 2013 per un’attività di quattro anni. Nello specifico il biossido di carbonio, cibo per le microalghe, sarà catturato direttamente da quello prodotto dal Gruppo III della centrale elettrica di Arcos che utilizza il gas naturale come combustibile, catturando oltre 200 tonnellate di CO2 annuali, ovvero l’equivalente di quanto assorbono circa 34 mila alberi. Invece, l’acqua necessaria alla coltivazione di microalghe è quella proveniente dall’impianto di riciclaggio.
Il progetto sembra promettere bene, del resto sempre in Spagna l’impresa Algaenergy ha già attivo un impianto pilota algale (Ptem) nell’area T4 dell’aeroporto di Madrid che sta dando ottimi risultati in termini di abbattimento della CO2.
Anna Simone