Secondo una ricerca che Ecodom (consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici) ha commissionato ad Ipsos: “Abitudini di utilizzo e smaltimento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche da parte dei consumatori italiani“, in ognuna delle nostre case ci sono circa 2 miliardi di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) che una volta giunte in fin di vita si trasformano in RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), che devono essere subitaneamente smaltiti perché altamente inquinanti.
A farla da padrone nella lista dei futuri RAEE, elettrodomestici per lo più comprati e poco utilizzati, ci sono i condizionatori portatili (32%), l’asciugatrice (21%) ed i boiler elettrici (16%), l’elenco non manca di annoverare alcuni oggetti di vecchia memoria come: i monitor a tubo catodico, i video registratori a cassetta, la pianola oltre che spazzolini elettrici e rasoi.
Una vera quanto sconosciuta fonte di risorse riutilizzabili che vengono abbandonati negli scantinati delle case italiane e non rimmessi nel ciclo produttivo. La ricerca Ipsos, tuttavia, conferma che gli REE vengono in genere smaltiti correttamente, soprattutto per ciò che riguarda i grandi elettrodomestici, caso a se sono i boiler elettrici ed i condizionatori portatili che per il 5 – 10% delle volte vengono eliminati tra i rifiuti generici.
La problematica si pone forte soprattutto per i piccoli elettrodomestici con punte di errore nell’eliminazione del 56% per cuffie senza filo, 37% per i bollitori, 36% per i mouse,28% per i frullatori e 13% per il tostapane.
E’ in dubbio che la problematica necessita di iniziative di sensibilizzazione e conoscenza , è per questo che, in Sicilia, gli assessorati all’Energia e Rifiuti e al Territorio e Ambiente della Regione hanno stipulato un protocollo d’intesa con l’Ancra Confcommercio Sicilia e con l’Universita’ degli Studi di Palermo per la creazione di un “sistema di raccolta collettivo obbligatorio siciliano” per i rifiuti elettrici ed elettronici.
Il progetto prende il titolo di “Network RAEE” ed adotta il principio “uno contro uno“, previsto dal decreto legislativo 151/2005 secondo il quale al momento dell’acquisto di un nuovo apparecchio elettrico i distributori sono tenuti a ritirare l’apparecchio usato.
Il “network” siciliano prevede la creazione di una vera e propria rete di negozi e rivenditori aderenti all’iniziativa, riuniti in un portale internet gestito dall’Ancra ed una campagna informativa rivolta ai cittadini con tanto di call center e numero verde.
Un’iniziativa che punta a sensibilizzare le imprese ed avvicinarle al metodo “uno contro uno” che consente al cittadino di rottamare il vecchio elettrodomestico senza costi aggiuntivi ed avviare un processo virtuoso di raccolta differenziata.