Circa due anni fa la Lombardia era 14esima nella classifica nazionale per i reati di smaltimento illegale dei rifiuti, nel rapporto annuale di Legambiente Ecomafia 2012, presentato oggi a Palazzo Marino a Milano, è passata inaspettabilmente al quarto posto.
Il rapporto parla chiaro: nel 2012 in Lombardia ci sono state 340 infrazioni per lo smaltimento illecito dei rifiuti che corrispondono al 6,4% del totale nazionale, la regione si posiziona prima nel nord Italia per numero di reati contro l’ambiente ed ottava nella classifica nazionale con un pacchetto di 1.600 reati (il 4,8% del totale nazionale) e 1.442 persone denunciate, una media di 100 in più rispetto al 2011.
A farla tristemente da padrone è il ciclo del cemento, soprattutto del movimento terra, che si scopre essere il settore principale degli affari della ‘ndrangheta in Lombardia; infatti la regione è nona nella classifica nazionale per le infrazioni legate al cemento (344 reati, 455 persone denunciate e 23 sequestri nel 2011).
Il rapporto non scagiona la Lombardia nemmeno per i reati contro la fauna, in questi infatti, si classifica come prima regione del nord e quinta al livello nazionale con 503 reati e 287 persone denunciate con un aumento addirittura del 35% rispetto al 2011.
Come stroncare l’ascesa lombarda nella classifica? attraverso l’attuazione di politiche regionali, controlli, regole e pianificazioni mirate , per questo senza dubbio risulta anche necessario l’appoggio normativo nazionale con una riforma che inserisca i delitti contro l’ambiente nel nostro codice penale.