41.588 è il numero totale degli abusi edilizi nel Lazio tra il 2004 e il 2009 (periodo in cui non agisce nessun condono edilizio), pari a circa 18,9 abusi al giorno, i dati provengono da una ricerca di Legambiente resa nota dopo la notizia dell’avvio della demolizione di due degli scheletri abusivi di Quarto Caldo nel Parco nazionale del Cireceo; dopo 35 anni infatti, il Comune di San Felice del Circeo ha acquisito di diritto l’area contestata da anni ed ha inviato le ruspe per la demolizione, grazie alla collaborazione dell’Ente Parco e dell’Ufficio Vigilanza sull’abusivismo della Regione Lazio.
Secondo la ricerca di Legambiente il 25% degli abusi riguarda aree vincolate, in particolare 9.149 hanno interessato le aree costiere del Lazio e 14.430 sono stati compiuti nell’interland romano.
Insomma quella di San Felice del Circeo è solo una delle battaglie, fortunatamente, vinte in questi giorni ma molti sono il casi registrati nel 2011, nella stessa zona, infatti, l’anno scorso, sono stai messi i sigilli ad una villa del valore di 400 mila euro che non aveva alcuna concessione, così come a Formia, presso Acquatraversa, sono stati sigillati 16 appartamenti (per un valore di circa 5 milioni di euro) che violavano i piani territoriali.
E tra gli Ecomostri del Lazio non vanno dimenticate le 285 abitazioni della lottizzazione abusiva di Bella Farnia a Sabaudia che sono in attesa del giudizio della Cassazione per dare il via alle azioni di demolizione e, sempre di lottizzazione abusiva si tratta per i 10 villini nella piana di Sant’Agostino a Gaeta e per il parcheggio sulla spiaggia a Lavinio che ora è abbandonato da alcuni anni.
Se ci si allontana dalle zone costiere e si raggiungono i pressi della Capitale anche qui si trovano casi di abusivismo come un’area di 4 ettari a Pomezia e il sequestro ad Ardea di un’area agricola di 35 mila metri quadri in cui sono stati costruiti 168 edifici destinati ad abitazioni civili.
A Roma, nell’area protetta della Pineta di Castelfusano, sono stati sequestrati 33 ettari per una denuncia avviata da Legambiente nel 2004, in un’area su cui insistono 800 unità abitative e ci sono ormeggi per circa 200 imbarcazioni.
Nonostante la situazione allarmante si stanno facendo dei passi avanti nel blocco delle attività di abusivismo, la notizia dell’abbattimento dell’Ecomostro nel Circeo si unisce all’abbattimento dell‘isola di Ciurli e alla demolizione della darsena sul lago di Paola; ma ancora non basta è per questo che Legambiente ha lanciato l’iniziativa “Abbatti l’abuso“, inoltre è possibile partecipare attivamente all’anti abusivismo rivolgendosi all’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio dove al numero verde: 800 926248, arrivano centinaia di segnalazioni di singoli cittadini.