Previsto per l’inizio del 2013, l’avvio del portale M.E.P (Mercato Elettronico Professionale) – uno “spazio virtuale” interamente dedicato ai liberi professionisti, piccole e medie imprese. Creato sul concetto del Me.Pa (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) il M.E.P, vuole invece offrire spazio al mondo delle imprese garantendo una gestione innovativa dei servizi e una comunicazione facile ed immediata. Il tutto per rendere più competitivo il sistema imprese italiano.
Ambiente Quotidiano ha incontrato Luciana Spadaro Norella responsabile del M.E.P.
In cosa consiste il progetto M.E.P?
“Si tratta di una piattaforma di recruitment online e di acquisto di servizi professionali dove si favorisce da un lato la ricerca dei professionisti da parte degli utenti, dall’altro vengono incentivati i network professionali tra i nostri affiliati. Il M.E.P inoltre, è molto attento anche alla visibilità dei suoi iscritti, in particolare dei “junior”. A tal proposito, abbiamo pensato di puntare su due strumenti: l’indicizzazione sui motori di ricerca e il credito M.E.P per l’acquisto di servizi extra sul nostro portale”.
Come nasce l’idea del M.E.P?
“Diciamo che si tratta di un progetto che avevo già in mente da molto tempo e appena ho avuto l’occasione di trasformare ciò che avevo su carta in qualcosa di operativo non ho esitato a coglierla. Nasce sostanzialmente dalla mia esperienza come consulente e libero professionista la quale, mi ha consentito di creare uno strumento di sicura utilità per il comparto delle PMI e dei professionisti italiani”.
Quali sono i vantaggi per gli utenti del portale?
“Chi decide di aderire avrà sicuramente un ampio ventaglio di vantaggi offerti proprio dalle IT applicate al commercio. Ad esempio: una maggiore visibilità, l’ingresso in una nuova fetta di mercato e la possibilità di avere più agevoli forme di collaborazione tra gli studi aderenti al sistema. Ovviamente tutto ciò si traduce in vantaggi di tipo economico”.
Una nuova impresa credo non possa tralasciare le prospettive offerte dalla green economy. C’è un vostro progetto che marcia in questa direzione?
“Certamente si. Consideri che il 50% dei miei collaboratori sono consulenti ambientali con una solida formazione in tal senso. Noi consideriamo l’aspetto ambientale prioritario non ai fini propagandistici ma etici. Una delle idee di base del M.E.P è proprio quella di ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti fisici. Questo consente un notevole abbattimento del consumo di combustibili fossili e quindi minori emissioni di CO2. Siamo ben consci delle prospettive offerte dalla green economy per il rilancio dell’economia italiana e non solo, tant’è che abbiamo deciso di creare all’interno del portale, uno spazio apposito dedicato a tutti i professionisti impegnati in questo settore. Vi dirò di più. Essendo una donna, voglio sostenere anche il ruolo delle donne nella green economy – troppo spesso sacrificate dalla situazione economica del momento. Il M.E.P avrà uno spazio “pink” – la green economy vista e realizzata dalle donne. Dimostreremo come le donne impegnate nello sviluppo sostenibile siano in grado di apportare un contributo fondamentale alla nostra economia. Non è tutto. Per non lasciare nulla al caso, abbiamo deciso anche di collocare il nostro portale su server interamente alimentati da fonti rinnovabili”.
Vincenzo Trimarco