Che cosa fa di un’attività economica un’attività green? Cosa significa esattamente green economy? Chi la sta facendo in Italia? Con quali risultati? Quali sono i settori dell’economia attuale che in questa prospettiva hanno un futuro? Quali sfide e ostacoli pone il “sistema paese” sulla strada di un’economia sostenibile?
Queste ed altre domande poste come focus tematico di “Green economy per uscire dalle due crisi”, il primo rapporto sull’economia verde in Italia, posta come volano per affrontare sia la crisi economico-finanziaria che quella climatica-ecologica.
Il documento è stato presentato il 14 dicembre a Roma ed è stato realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’ENEA a supporto degli Stati generali della Green economy, che si sono tenuti recentemente in occasione della Fiera Ecomondo di Rimini.
“La Green economy punta su produzioni di beni e di servizi a elevata qualità ecologica – si legge nella nota diffusa – promuove inoltre un’idea di benessere non legata alla crescita del consumismo, ma allo sviluppo di consumi più equi, sobri e consapevoli, e sollecita un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di aumento dell’occupazione“.
La prima parte del Rapporto analizza il quadro generale dello status quo della green economy con riferimento alle elaborazioni dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), dell’Unione Europea e della Conferenza di Rio+20.
La seconda parte del Rapporto analizza i sei settori strategici che potrebbero garantire lo sviluppo dell’economia verde nel nostro Paese come chiave di svolta alle due crisi. I settori strategici sono: l’ecoinnovazione; l’efficienza ed il risparmio energetico; le fonti energetiche rinnovabili; l’uso efficiente delle risorse, la prevenzione ed il riciclo dei rifiuti; le filiere agricole di qualità ecologica; la mobilità sostenibile.
“Anche il nostro Paese è ormai maturo per un mercato ecosostenibile – prosegue la nota – Per favorire lo sviluppo di una Green Economy, occorre realizzare un quadro normativo stabile e coerente, all’interno del quale poter contare su competenze e professionalità”.