ANEA, Agenzia Napoletana Energia Ambiente, partecipa, martedì 18 dicembre, a Barcellona, al 1° meeting internazionale di Shaams (Strategic Hubs for the Analysis and Acceleration of the Mediterranean Solar Sector), progetto finalizzato ad accelerare lo sviluppo del comparto solare nel Mediterraneo.
Shaams può contare sulla partecipazione di diversi parter dell’area Med, provenienti da Spagna, Libano, Francia, Egitto, Giordania, Grecia e Italia, con l’ANEA, in prima fila, nel sostenere politiche per la diffusione delle tecnologie solari nel Mediterraneo. In particolare, l’Agenzia per l’energia napoletana con Shaams è impegnata nel coordinamento delle attività che mirano a sensibilizzare i decisori polici, attraverso la promozione e l’attuazione di best practices efficienti e di nuovi meccanismi di finanziamento in materia di energie rinnovabili.
L’Italia è diventata il 1° partner commerciale dell’area Med con 57,7 miliardi di euro di interscambio registrati nel 2011, con ottime prospettive di crescita del 28% (74 miliardi di euro stimati nel 2014), secondo le proiezioni emerse dal Rapporto Annuale su “Le relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”, pubblicato da SRM nell’ambito dell’Osservatorio sul Mediterraneo.
Lo sviluppo delle cooperazioni tra Paesi dell’area Mediterranea, soprattutto in ambito energetico, può favorire in misura rilevante la diffusione della Green Economy, soprattutto nelle aree del sud Italia. L’area Med giocherà infatti sempre più un ruolo decisivo per lo sviluppo del settore verde nei prossimi anni, con grandi margini di crescita, in particolare per le imprese italiane, grazie alla domanda addizionale di energia che potrebbe comportare investimenti da oggi al 2020 pari a 320 miliardi di euro, di cui circa la metà in fonti rinnovabili, con un forte incremento di posti di lavoro.
Per Michele Macaluso, direttore ANEA, “le rinnovabili stanno conquistando sempre di più l’interesse delle aziende che operano nel napoletano, che si rivela un’ottima base per lo sviluppo del settore con 4.477 aziende potenzialmente interessate alle Fonti Energetiche Rinnovabili, con la preponderanza di 4.171 imprese concentrate nel settore dell’installazione degli impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione potenzialmente coinvolte nell’installazione di pannelli fotovoltaici, 142 nella produzione di energia elettrica, 98 nel recupero e preparazione per i riciclaggio dei rifiuti solidi urbani industriali e biomasse, 57 nella produzione di motori, generatori e trasformatori elettrici e 9 nella fabbricazione di turbine e turboalternatori”