“Un nuovo passo di semplificazione per le rinnovabili e verso l’efficienza energetica, la riduzione dei consumi, il risparmio di risorse e la cosiddetta de carbonizzazione dell’ economia”, queste le parole del ministro dell’Ambiente Clini dopo la doppia firma ai decreti sulle rinnovabili termiche e sui certificati bianchi.
Per quel che riguarda le rinnovabili termiche (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e condizionamento a energia solare), con la firma di Clini, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero delle Politiche agricole, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “conto termico“, decreto interministeriale che attraverso un sistema di incentivazioni permetterà lo sviluppo di energia rinnovabile termica e di efficienza energetica nella pubblica amministrazione.
Il provvedimento,che tiene in conto la nuova direttiva europea sull’efficienza energetica, ed in vista del superamento degli obiettivi al 2020, vuole aumentare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ma anche facilitare progetti di riqualificazione energetica degli edifici.
Altro discorso riguarda il secondo decreto firmato oggi di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico per i certificati bianchi: le novità proposte riguardano la fissazione dei nuovi target nazionali in termini di risparmio energetico per il quadriennio 2013-2016 per le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del gas che hanno oltre 50mila clienti.
In particolare le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del metano devono ottenere risparmi sui consumi finali dei clienti o, al contrario, acquistare titoli di efficienza energetica al fine di incentivare la vendita dei certificati bianchi senza incombere sui conti pubblici.
I risparmi cumulati dovranno raggiungere i 4,4 megatep nel 2013, i 5,9 nel 2014, i 6,4 nel 2015 e i 7,3 megatep nel 2016, se l’obiettivo nazionale di un anno viene raggiunto con un margine superiore al 5%, per l’anno successivo il target verrà aumentato in proporzione.
Inoltre il decreto prevede una premialità del 50% in termini di certificati bianchi riconosciuti ai grandi progetti, cioè interventi che garantiscono risparmi superiori a 35mila tep e che hanno una vita tecnica superiore ai 20 anni.