E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.1/2013 del 2 gennaio il decreto sul Conto termico firmato il 28 dicembre dal ministro Clini, dopo le richieste di parziale modifica della Conferenza unificata Stato Regioni.
La normativa, che prende spunto dal Conto Energia, prevede 900 milioni di euro annui di cui 700 per i privati (persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario) e 200 per la pubblica amministrazione a favore dei piccoli interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Per i privati l’incentivazione, che opera in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, copre il 40% dell’investimento ed i tetti massimi sono variabili a seconda della tipologia di intervento e della potenza dell’impianto; ad esempio:
- per un impianto solare termico da 4mq, con costo sostenuto 3.600 euro, l’incentivo sarà 1.360 euro in 2 anni;
- per la stufa a pellet da 22kWt, con 4.000 euro di investimento, ci saranno 1.392 euro di incentivo in 2 anni.
- per un impianto con pompa di calore da 24 kWth, costo sostenuto di 6500 euro, incentivo spettante di 2.772 euro in 2 anni;
Per quanto riguarda invece le amministrazioni pubbliche per l’accesso agli incentivi si potranno avvalere del finanziamento tramite terzi, del contratto di rendimento energetico o di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO.
L’incentivo sarà dato solo agli interventi che non godono di altri incentivi statali ed, in particolare, gli interventi di incremento dell’efficienza energetica negli edifici soggetti ad incentivazione sono:
- isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;
- installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest.
Per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili sono previsti incentivi per azioni di:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Non è ancora stato definito i click-day per la richiesta dei nuovi incentivi, ma per l’accesso bisognerà fare una domanda al GSE – Gestore dei Servizi Energetici, presentando la scheda, fornita dall’ ENEA, che sarà presente sul sito GSE, firmata dal soggetto responsabile entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Alla domanda dovranno essere allegate le schede tecniche delle apparecchiature installate, l’asseverazione di un tecnico abilitato, le fatture attestanti le spese sostenute e l’autocertificazione sul mancato cumulo dei bonus con altri incentivi statali.
Se gli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili prevedono una potenza termica nominale complessiva maggiore di 500 kW ed inferiore o uguale a 1000 kW, accedono ai meccanismi di incentivazione dopo l’iscrizione in appositi registri.
Fino al 30 giugno il Conto Termico convivrà con la detrazione fiscale del 55%, che permette un risparmio più sostanzioso anche se i tempi di recupero sono in 10 anni rispetto ai 2/5 del decreto