Progetti di ricerca, attività di formazione e orientamento, promozione e cooperazione culturale, integrazione di conoscenze e competenze: con questi ambiziosi obiettivi si rinnova l’accordo di collaborazione siglato tra Siemens Italia, Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico di Milano. A sancire un rapporto ormai consolidato, Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico, Federico Golla, Amministratore Delegato di Siemens Italia e Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano.
L’accordo va nella direzione di un rafforzamento del legame tra le iniziative industriali e quelle didattiche e di ricerca, e si inscrive in una strategia di partnership, iniziata nel 2004, quando Siemens è diventata Fondatore della Fondazione Politecnico di Milano.
Numerose le attività sviluppate negli ultimi 3 anni. Nell’ ambito dei progetti strategici di Fondazione Politecnico tesi ad accrescere l’innovazione tecnologica e la competitività del nostro paese, Siemens ha partecipato e continuerà a partecipare allo sviluppo del Joint Research Center-JRC (centro di ricerca congiunto università-impresa) sull’energia. Tema principe della collaborazione tra Siemens e il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano sono le smart grid, con particolare attenzione alla gestione intelligente della rete di distribuzione. Gli impianti di generazione da fonti rinnovabili portano a problemi di congestione della rete, per questo sono necessari sistemi di automazione evoluti in cui in cui tutte le risorse energetiche siano monitorate e i parametri della rete di distribuzione siano misurati e controllati in una logica di ottimizzazione. Il progetto InGrid va in questa direzione.L’interesse al tema dell’energia ha portato, in partnership con grandi e piccole imprese e università, al bando 2012 del MIUR “Smart Cities and Communities and Social Innovation” con il Progetto “ESPRESSo – Energy Stations PRoviding sErvices for Smart citieS”. Qui l’idea è trasformare le cabine secondarie (Secondary Substations) del sistema elettrico nel fulcro dei servizi intelligenti per tutti gli utenti della rete di distribuzione elettrica, oltre che per le città e le comunità dove sono collocate.Nel corso del 2012 Siemens e Politecnico di Milano hanno partecipato anche al bando MIUR “Sviluppo e potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali”, – uno dei più significativi in termini di risorse impegnate – con il progetto “Smart Manufacturing 2020”, dedicato allo sviluppo di sistemi informativi avanzati per la progettazione e la gestione della fabbrica intelligente.
Con la nascita del nuovo settore di business Infrastructure and Cities, Siemens ha sviluppato ulteriormente la collaborazione con il progetto “New interaction modalities for the Global Management Station application”, realizzato con il Dipartimento di Meccanica del Politecnico, il cui obiettivo è stato quello di verificare la fattibilità dell’uso di dispositivi mobili e criteri multi-touch nell’interfaccia utente per la gestione della sicurezza degli edifici.Sul fronte delle tecnologie per il manifatturiero il focus ha riguardato invece l’efficienza energetica industriale per le macchine utensili e macchine di produzione. Per esempio sono stati testati diversi azionamenti Siemens, realizzando un banco freno dedicato.
Nell’ambito della didattica, Siemens Italia metterà disposizione le proprie strutture, macchinari, laboratori e attrezzature per la formazione sul campo di studenti e dottorandi, contribuendo in questo modo alla crescita di profili professionali più rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro.
A questo proposito un esempio dell’attenzione al rapporto tra studenti e mondo del lavoro è il corso “Macchine utensili”, presso il centro tecnologico Siemens di Piacenza dove gli studenti del terzo anno di ingegneria meccanica del Politecnico alternano lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e visite formative presso le aziende del settore.Siemens favorirà inoltre lo svolgimento di stage formativi in collaborazione con il career service dell’ ateneo milanese, nonché l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari sui temi di rilevante interesse nel mondo della innovazione tecnologica.
“Integrarsi con i principali attori dell’innovazione e della ricerca in settori strategici, in ambito locale e internazionale, è basilare per il Politecnico di Milano – ha dichiarato Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico – Tra i nostri obiettivi abbiamo infatti sia la localizzazione di attività di ricerca nel nostro territorio, sia accrescere il nostro appeal internazionale. Siemens ci offre la possibilità di continuare a collaborare con una delle maggiori realtà tecnologiche mondiali, offrendo al contempo ai nostri studenti e ricercatori l’opportunità di formarsi in un contesto di avanguardia”.
“Se c’è una speranza di consegnare ai giovani un Paese in cui valga ancora la pena vivere e studiare, questa può scaturire dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica, la base di ogni progresso scientifico – ha dichiarato Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia -.
Con il Politecnico di Milano c’è una storia di reciproca soddisfazione e vogliamo continuare su questa strada, al punto che abbiamo inserito questa partnership nel Siemens Ambassador University Program. Si tratta di un programma che si propone di sviluppare l’innovazione nel mondo attraverso lo scambio di competenze tra università e aziende“.Favorire l’internazionalizzazione è ciò che si propone anche la Fondazione Politecnico di Milano con il rinnovo di questo accordo, oltre che rafforzare le iniziative a sostegno del trasferimento alle imprese dei risultati della ricerca.
“Il rapporto tra Siemens e Fondazione Politecnico parte da lontano, essendo Siemens uno dei nostri Fondatori – ha dichiarato Giampio Bracchi, presidente di Fondazione Politecnico di Milano – Non possiamo dunque che essere soddisfatti del rinnovo di questa collaborazione che va nella direzione della realizzazione di ulteriori e nuovi progetti comuni a elevata tecnologia e rafforza così gli obiettivi di Fondazione, che nasce come motore per lo sviluppo del contesto socio-economico e per sostenere i progetti dell’Ateneo”.