Il “Fondo per l’occupazione giovanile nel settore della green economy” sarà operativo sino al 26 aprile 2013 e favorirà lo sviluppo dei green jobs consentendo alle imprese italiane di assumere nuovi green workers a tempo indeterminato fino a 35 anni di età, nell’ambito di progetti per le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la sicurezza del territorio.
Il Fondo per l’occupazione giovanile nei green jobs, infatti, entrato in vigore lo scorso 26 gennaio 2013 (con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Circolare n. 5505 del 18 gennaio 2013) eroga finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di progetti e interventi nei settori della green economy ed in settori di attività connessi con la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologico e sismico.
I finanziamenti però saranno concessi in subordinazione all’assunzione di minimo tre unità di nuovo personale con età non superiore ai 35 anni o, nel caso di assunzioni superiori a tre unità, almeno un terzo di giovani laureati con età non superiore a 28 anni. Per Srls (società a responsabilità limitata semplificate), PMI ed ESCo, il numero minimo di personale aggiuntivo è uno.
I beneficiari sono le imprese, sia in forma individuale che societaria, o loro consorzi. I progetti ammessi al finanziamento a tasso agevolato dovranno riguardare uno o più dei seguenti settori di intervento:
- protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico (preferibilmente con mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici);
- ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti vegetali mediante bioraffinerie;
- ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie innovative per fotovoltaico, solare termico, solare a concentrazione, solare termo-dinamico, biomasse, biogas e geotermia, dico-trigenerazione;
- efficienza energetica negli usi finali per mezzo di tecnologie innovative (civile, industriale, terziario, social housing);
- processi di produttivi e organizzativi per il minore inquinamento e razionalizzazione delle risorse dell’uso nell’arco dell’intero ciclo di vita.
L’ammontare complessivo del Fondo è di 460 milioni di euro (provenienti dai residui del Fondo rotativo per Kyoto) di cui:
- Plafond A: 380 milioni di euro per tutte le tipologie di impresa previste dal bando (cap. 2, par. 1)
- Plafond B: 10 milioni di euro per le srls
- Plafond C: 70 milioni di euro per interventi di ambientalizzazione e riqualifìcazione nell’area del SIN Taranto (Sito di interesse nazionale di Taranto).
Saranno ammessi al finanziamento solo nuovi progetti di intervento (avviati dopo il 26 gennaio c.a. e di durata massima di 72 mesi) il cui taglio minimo di investimento è di 1.000.000 di euro, ridotto a 500.000 euro nel caso di progetti presentati da PMI ed Esco e a 200.000 euro per progetti presentati da srls. La copertura dei costi è pari al 75% dei costi ammissibili per PMI, ESCo e srls e al 60% per gli altri soggetti.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 26 aprile 2013 che, corredate di firma digitale, dovranno essere trasmesse esclusivamente PEC a: fondokyoto@pec.minambiente.it.
Per maggiori dettagli leggi la Circolare n. 5505 del 18 gennaio 201