Riutilizzare beni in disuso per rigenerare le città, combattendo consumo di suolo e degrado urbano.
E’ ai cittadini che si è rivolto il WWF Italia, con la Campagna appena conclusa “RiutilizziAMO l’Italia”, iniziativa che ha registrato la segnalazione di centinaia di aree degradate in tutto il Paese.
«Questo successo di partecipazione – fa sapere l’architetto Adriano Paolella, Direttore generale del WWF Italia – testimonia l’esistenza di una forte domanda sociale per riqualificare città e ambiente e rilanciare l’economia del Paese, puntando su una maggiore qualità della vita».
Ora l’attenzione si rivolge alla Puglia, con un appuntamento nell’ambito della mostra-convegno “Rigeneriamo la città Generiamo il futuro”, evento voluto dall’Assessorato regionale alla Qualità del Territorio. Partire da qui significa valutare i problemi della dismissione presenti in loco, ma anche quelle politiche regionali che si sono dimostrate favorevoli a promuovere buone pratiche di riuso e rigenerazione, con case histories passate e in divenire. Un’operazione che non dimentica di considerare e far conoscere esperienze significative di riuso nel più ampio contesto nazionale. Intento dell’iniziativa è quello di delineare futuri percorsi di innovazione di approcci e pratiche.
Ecco perchè è importante raccogliere il guanto di sfida lanciato dal WWF proprio a chi la città la vive e la abita. Dopo il successo della raccolta di circa 600 proposte su aree dismesse e degradate, l’associazione ambientalista fa di nuovo appello alla cittadinanza attiva per l’appello ‘No al consumo del suolo, Sì al riuso dell’Italia’, con l’obiettivo di promuovere presso Istituzioni e Amministrazioni Pubbliche il ‘Kit del riuso’. Si tratta di un contenitore ideale di strumenti per favorire operazioni di recupero e la riqualificazione delle città e del territorio e per fermare l’ulteriore cementificazione del Belpaese.
Sono ben 575 le schede di segnalazione di aree dismesse o degradate, inviate on line dai cittadini al WWF in appena 5 mesi nell’ambito della prima fase della campagna (conclusa a fine novembre 2012), di cui l’85% con idee e proposte di riutilizzo ambientale e sociale.
Tra i “casi esemplari” di abbandono compare anche la masseria “Caggiano”, in Puglia, tra le case rurali più grandi nell’area del Parco Naturale Regionale “Lama Balice”. Tra le proposte quella di recuperare la struttura come centro culturale nonché botanico e naturalistico, in grado di ospitare la promozione di progetti finalizzati all’educazione ambientale.
«In Puglia abbiamo registrato 14 casi di beni in disuso – ha affermato Mauro Sasso, Vicepresidente del WWF Puglia – che testimoniano la varietà degli edifici e delle aree abbandonate o, in minor misura, sottoutilizzate, che rappresentano un’autentica risorsa per il territorio».
Si discuterà anche di questo nel corso del convegno “RiutilizziAMO l’Italia: Dismissione & Riuso in Puglia”. La giornata inizierà alle ore 9.30, con gli interventi di Angela Barbanente, Assessore alla qualità del territorio Regione Puglia, ed Elio Sannicandro, Assessore all’urbanistica Comune di Bari.
A seguire i lavori si svilupperanno in 3 sessioni distinte. La prima sessione è dedicata al tema “RiutilizziAMO l’Italia, riutilizziAMO la Puglia: casi, temi, politiche” (inizio ore 10.00). Interverranno: Adriano Paolella (WWF Italia) ; Francesca Calace, Carlo Angelastro, Luca Lo Muzio Lezza (Politecnico di Bari ); Giandomenico Amendola (Università di Firenze). Buone pratiche di riuso in Puglia saranno, invece, presentate da Maurizio Buttazzo (Manifatture Knos), Roberto Covolo (Ex Fadda), Rosanna Lamacchia (Cava Cafiero) , Nicola Panico (Centro Canali) . Modera: Andrea Filpa (Università di Roma Tre, WWF Italia).
Nella seconda sessione si parlerà de “Le grandi sfide del riuso: esperienze (e) problematiche” (a partire dalle ore 11.30). Tra gli interventi si segnalano quelli di Roberto D’Agostino, AUDIS – Associazione Aree Urbane Dismesse (La nuova vita dell’arsenale di Venezia); Michele Beccu, Politecnico di Bari, ABDR (Forme e luoghi delle aree ferroviarie: riuso e nuove infrastrutture); Francesco Cellini, Università di Roma Tre (Riutilizzare le grandi aree industriali: Bagnoli). Roberto Giannì, della Regione Puglia, andrà a moderare il dibattito a seguire.
Terza ed ultima sessione verterà su “Dismissione e buone idee in Puglia” (ore 14.30 – 16.30), un approfondimento sui fenomeni di dismissione caratterizzanti il territorio e su idee e progetti in formazione. In programma gli interventi: “Il riuso attraverso i Laboratori urbani” di Annibale d’Elia; “Bari: dalle pratiche informali ai progetti di riuso” di Fabio Losito; “I borghi rurali in Capitanata” di Marco Degaetano; “Riuso come occasione di rigenerazione ecologica” di Luisella Guerrieri; “Bisceglie centro storico: un riuso di lungo periodo” di Giacomo Losapio; “Rete dei caselli Sud-Est” di Claudia Valentini; “Dismissione e riuso: reti di ricerca” di Alessandro Cariello.
«L’esperienza pugliese – ha concluso Leonardo Lorusso, Presidente del WWF Puglia – ci vedrà impegnati nei prossimi giorni nel diffondere la cultura del riuso e a contrastare nuove cementificazioni. Ci auguriamo che le amministrazioni locali riescano a cogliere il messaggio positivo e propositivo di questa importantissima iniziativa».