Trasformare l’Alto Adige in un vero e proprio KlimaLand, valorizzando quello che già è stato fatto in tema di energia alternativa e sviluppando un percorso a tema in grado di attirare il turismo e fare da volano per l’economia. Ecco il progetto discusso oggi (8 aprile) in Giunta provinciale: previsti investimenti per 158 milioni con il forte coinvolgimento dei privati, assicurato il “ritorno” sul territorio.
Dall’edilizia, con il progetto CasaClima, alla mobilità, dagli impianti innovativi all’utilizzo dell’energia alternativa: l’Alto Adige è già all’avanguardia per quanto riguarda il risparmio di energia e la riduzione nella produzione di anidride carbonica, ma secondo la Giunta provinciale si può fare di più. E, soprattutto, lo si può fare meglio, garantendo non solo un contributo all’ambiente, ma trasformando questo impegno in direzione della sostenibilità in una fonte di reddito per l’economia e il territorio. Tutto questo è contenuto nel progetto KlimaLand, sorta di “visione” futura dell’Alto Adige che verrà.
“Vogliamo proseguire sulla strada che abbiamo già intrapreso – ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder – profilandoci sempre più come Green Region. Abbiamo già fatto moltissimo nel settore delle energie rinnovabili, puntando con forza sull’idroelettrico, il fotovoltaico, la biomassa e il solare, senza dimenticare un “simbolo” come CasaClima, che è ormai un vero e proprio biglietto da visita del nostro territorio a livello internazionale. L’obiettivo del progetto KlimaLand è quello di coordinare tutte le attività, le iniziative e gli impianti già esistenti sul territorio, presentandoli al meglio tramite unpercorso comune“.
Il presidente Durnwalder si è anche soffermato sui numeri, parlando di investimenti per 158 milioni di euro, 79 dei quali per opere già realizzate, riguardanti iniziative sia pubbliche, come l’inceneritore, sia private. “Il coinvolgimento dei privati – ha spiegato il presidente della Giunta provinciale – sarà fondamentale, visto che il progetto prevede investimenti pubblici per 42 milioni, mentre il resto sarà a carico dei privati in maniera diretta, per 37 milioni di euro, e indiretta, con 79 milioni di progetti da realizzare sottoforma di PPP (public-private-partnership)”.
Secondo Luis Durnwalder, KlimaLand Alto Adige può diventare un volano per il turismo e per l’economia, partendo dal percorso comune in grado di portare i visitatori a diretto contatto con i progetti più importanti. “Le stime parlano di 500mila potenziali turisti ogni anno – ha sottolineato – con ritorni nell’ordine dei 10 milioni di euro per il commercio, 6 per il turismo, 4,5 per i servizi e ben 40 per l’edilizia. Oltre a ciò, inoltre, abbiamo in mente di realizzare a Castel Firmiano una vera e propria rassegna all’aria aperta su tutto ciò che in Alto Adige ha a che fare con l’energia alternativa. Il progetto proseguirà con l’istituzione di un comitato “misto” formato da rappresentanti della Provincia, del Comune di Bolzano, e dei privati”