La friulana Quasar Multimedia ha in programma un documentario sulla vita e sulle imprese di Tullio Campagnolo, celebre ideatore del primo cambio da bicicletta, inventato nel 1935.
Campagnolo fu attivo nel ciclismo dal 1927 al 1930, ma è già nel novembre del 1924, durante la scalata del Passo Croce d’Aune, in provincia di Belluno, che gli nasce l’idea di apportare alcune modifiche alla bici. Leggenda vuole che trovatosi in grande difficoltà nel tentativo di rimuovere la ruota posteriore per cambiare il rapporto, abbia esclamato in dialetto vicentino: Bisogna cambiar qualcossa de drio (Bisogna cambiare qualcosa qua dietro).
Nel febbraio del 1930 brevetta così la prima di una serie di celebre invenzioni, il mozzo a sgancio rapido, un’idea semplice quanto geniale che permetteva al ciclista di cambiare rapporto senza togliere la ruota. Un sistema che oggi appare macchinoso, ma che all’epoca fu rivoluzionario. Fu solo l’inizio di un percorso in salita, fatto di sacrifici certo, ma anche di passione e entusiasmo,
«La mia personale passione per lo sport e l’idea che non servisse solo a tonificare il corpo ma che aiutasse a sviluppare anche il cervello, sono stati i punti di partenza.» Spiega Michele Codarin, ideatore e sviluppatore del progetto, con la preziosa collaborazione di Nicole Leghissa per la parte delle ricerche storiche e d’archivio, per Quasar Multimedia.
A trent’anni dall’anniversario della morte di Tullio Campagnolo e a ottanta dalla fondazione dell’azienda ormai leader in tutto il mondo, la Campagnolo propone un’edizione limitata di gruppi meccanici e ruote migliorate al massimo nell’innovazione e nelle tecnologie, per prodotti di assoluta avanguardia nel mondo del ciclismo a livello mondiale, per celebrare e festeggiare con tutti gli amanti del ciclismo e non solo, questo importante traguardo.