Un appello a tutte le forze politiche che siedono in Parlamento affinché promuovano un modello economico, “una rivoluzione industriale” che punti sulla green economy e sui valori ambientalisti. L’invito è stato lanciato da Napoli in occasione della convention del movimento ambientalista promossa dal responsabile degli ecologisti campani Francesco Emilio Borrelli.
All’incontro, deputati del Partito democratico, del Gruppo Misto, di Sel, ma anche cittadini e aderenti ad associazioni e movimenti ambientalisti. Diversi i punti ‘dettati’ nel documento che muovono nella direzione di puntare e investire su economia e società verdi.
“Il nuovo che avanza – ha sottolineato l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio – sono solo rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile ed elettrica, medicina non convenzionale, agricoltura senza ogm e di qualità”. Green economy che, secondo l’ex Ministro, è “l’unico settore che oggi può creare occupazione così come è stato – ha ricordato Pecoraro – nel 2007 quando con il Conto energia sono stati prodotti 100mila posti di lavoro”. Rinnovabili che – come ha evidenziato anche il deputato Pd Luigi Famiglietti – posso costituire un’occasione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno.
“L’Italia – ha detto Famiglietti – deve sfruttare le potenzialità che ha dal punto di vista dell’ambiente e lo deve fare soprattutto al Sud, area geografica in cui si deve investire sulle rinnovabili, potenziando l’industria legata a questo settore e si deve realizzare una filiera corta delle rinnovabili”. Rinnovabili, ma anche, soprattutto nel Mezzogiorno, l’agricoltura con le sue eccellenze. “Il Sud e la Campania in particolare – ha detto Borrelli – per un rilancio economico non possono prescindere dal patrimonio agricolo, ma per poterlo fare sono indispensabili le bonifiche del territorio per restituirlo ai cittadini e agli imprenditori onesti”.