Negli ultimi anni l’accesso alla spiaggia ed al mare sono stati al centro del dibattito estivo, promosso anche dal comitato Spiagge Bene Comune – Area Flegrea.
Dagli approfondimenti svolti da Legambiente e pubblicati in un dossier è emerso che i gestori dei lidi balneari spesso non rispettano le regole poste a garanzia della pubblicità della spiaggia e che le amministrazioni tendono a concedere più territorio di quello previsto dai Regolamenti di gestione del Demanio Marittimo. Sul fronte ambientale, sono state inoltre ravvisate criticità profonde riguardo a: l’inquinamento, l’erosione costiera, l’urbanizzazione disordinata e lo svolgimento di attività produttive e di servizio eccedenti la capacità di recupero dei sistemi marino-costieri.
I circoli di Legambiente di Pozzuoli, di Bacoli e di Quarto, da sempre attenti alle problematiche inerenti l’accesso al mare, hanno proposto un questionario alla cittadinanza flegrea rispetto al tema “spiagge e mare”, per raccogliere impressioni e proposte e per informare, producendo una fotografia, che sebbene non abbia rilevanza statistica, possa riflettere la percezione dei cittadini dei Campi Flegrei rispetto all’accesso alle spiagge ed al mare del proprio territorio.
Nel complesso, la quantità di spiaggia libera è considerata insufficiente dall’89% degli intervistati . Il 27% dei cittadini intervistati non sa che l’accesso alla spiaggia è gratuito sempre, anche ai fini della balneazione dagli stabilimenti balneari; parallelamente il 63% degli intervistati si è visto negare questo diritto. A conti fatti, l’84% degli intervistati non ritiene che il proprio di diritto di accesso al mare ed alla spiaggia venga rispettato. Nonostante la rilevante estensione dei litorali monitorati (quindi destinati alla balneazione) di Pozzuoli e di Bacoli, le due città flegree non presentano un riscontro in termini di afflussi turistico-balneari corrispondente, determinandosi lo spostamento verso le località della penisola flegrea, indicando in Miseno la meta preferita dal 57% degli intervistati, seguita da Arco Felice – Lucrino al 21%. Per l’88% dei cittadini intervistati è risultato che l’inquinamento costiero sia un problema gravissimo per il benessere della popolazione e per il turismo, inquinamento che rende il 57% della costa puteolana non balneabile. Il 95% considera benefica la conservazione ed il ripristino dell’ecosistema costiero ed il 50% indica nella mancanza di gestione il problema più grave della costa flegrea.
Agli intervistati è stato anche chiesto se frequentassero maggiormente le spiagge libere o quelle in concessione ed i rispettivi costi (comprendendo servizi, spostamento etc) per trascorrervi una giornata. In un lido in concessione il 41% degli intervistati arriva a spendere fino a 20 euro, mentre nei lidi liberi il 49% spende meno di 5 euro. Il dossier offre anche alcune proposte dell’associazione in merito alla gestione del demanio marittimo, inserendolo in un ottica di sviluppo sostenibile, rispetto delle regole, contrasto all’inquinamento, all’erosione costiera e rinaturalizzazione dei luoghi.