Il campo dei rifiuti è sempre più minato dalle infiltrazioni criminali che ne controllano la gestione.
Un affare economicamente di dimensioni straordinarie, che spesso sfugge al controllo di chi deve tutelare trasparenza ed onestà”. Lo afferma, in una nota, il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace.
“Per questo, anche a seguito delle numerose polemiche sorte intorno al sito di Falcognana, e all’assetto societario più o meno trasparente, ho provveduto – aggiunge – a presentare una proposta di legge regionale che, se accolta, impedirà la possibilità di occultare le proprietà delle società dietro fiduciarie segrete, costituite oltre confine”.
“Si tratta – continua Storace – di applicare nel Lazio la norma prevista nell’art. 17 della legge 19 marzo 1990 n. 55, ‘nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosità sociale’, ribadita all’art. 38 del Codice dei contratti pubblici. Oggi, per aprire una discarica, si procede con il sistema delle autorizzazioni. In questo modo, invece, si potranno prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata o pericolose speculazioni finanziarie, garantendo al massimo – conclude – la trasparenza nei contratti pubblici”.