P-MOB è un prototipo di auto a due porte che con la sola energia solare dei propri pannelli può garantire 20 km di autonomia. I test sono stati svolti sulle piste italiane del Centro Ricerche Fiat di Torino e l’obiettivo è di superare il problema dell’autonomia ad energia solare.
Il prototipo solare di auto elettrica nasce nell’ambito del progetto “Integrated Enabling Technologies for Efficient Electrical Personal Mobility“ finanziato con 2,8 milioni di euro dall’Unione europea grazie ad una partnership di sviluppatori composta da: Fiat, Siemens Germania, Mazel, IFEVS, Polimodel e l’Università di Sheffield.
Il progetto P-MOB punta a rompere il legame che si interpone tra la crescita della potenza dei veicoli e la maggiore necessità di combustibili inquinanti o i rischi per il conducente. Nell’Ue i trasporti sono responsabili del 73% del consumo totale di petrolio che è una delle principali fonti di inquinamento e di emissioni di gas a effetto serra; inoltre le recenti normative sulla sicurezza stradale puntano a registrare meno di 30.000 decessi. P-MOB affronta queste sfide di proponendo un nuovo concetto di mobilità completamente elettrica, un sistema integrato di alimentazione con pannelli solari, motore a trazione elettrica, e sistemi avanzati ci accumulo e ricarica di energia capaci di scambiare energia in rete.
Nel dettaglio, il prototipo solare che è stato testato in pista nel Centro Ricerche Fiat a Torino, è un quattro ruote motrici, con motori montati sia sull’asse posteriore che su quello anteriore, per la facile gestione e l’efficienza superiore ed è capace di raggiungere una velocità massima di 100 chilometri orari. I test in pista hanno dimostrato che il veicolo vanta un’autonomia di 20 km con la sola energia delle proprie celle solari (150 km se alimentata dalle batterie a litio), un tratto di strada che in media un cittadino europeo percorre quotidianamente per recarsi al lavoro. Il P-MOB presenta, inoltre, due porte su un solo lato per avere un elevato grado di sicurezza, migliore ergonomia e minore complessità.
L’auto è dotata sia di celle solari in silicio monocristallino che di un set di batterie che possono essere caricate dalla rete elettrica. Una volta che le batterie sono cariche, tutta la carica solare aggiuntiva può anche essere venduta alla rete elettrica.
”Piuttosto che offrire forme di mobilità sulla base di prezzi dell’energia sempre in aumento – spiega in una intervista all’Ansa Pietro Perlo, leader del progetto e CEO di Interactive Fully Electrical Vehicles (IFEVS), una partnership italiana dedicata allo sviluppo di veicoli elettrici – l’industria è ora di fronte alla possibilità di soddisfare una richiesta razionale di mobilità pulita, sicura e a basso consumo di energia, che richiedono meno energia per essere prodotti e con l’utilizzo di materiali riciclabili a fine vita. Il P-MOB è ideale per le esigenze di molte persone in città così come nella circolazione sulle strade di periferia”.