Censire, monitorare e tutelare l’immenso patrimonio storico che giace sui fondali dei nostri mari fino a trecento metri di profondità, da oggi sarà possibile grazie a ‘TifOne‘: un robot subacqueo tecnologicamente avanzato in grado di mappare i fondali in completa autonomia, senza bisogno cioè di una guida umana.
Il robot realizzato grazie al progetto “Thesaurus”, con finanziamento della Regione Toscana, è stato sviluppato dalle Università di Firenze e Pisa. Le due università toscane hanno progettato il nuovo tipo di robot subacqueo autonomo (Auv), scherzosamente denominato ‘TifOne’, realizzandone tre esemplari.
Si tratta di sofisticati robot dotati di sistemi per l’acquisizione di immagini acustiche ed ottiche e la loro elaborazione (telecamere e sonar), finalizzata al riconoscimento di artefatti di interesse storico ed archeologico e alla successiva ricostruzione in 3D.
Impiegare più minisottomarini insieme consentirà di ridurre l’utilizzo dei mezzi di appoggio in superficie che costituiscono il costo maggiore di ogni operazione in mare. Inoltre per la prima volta gli Auv saranno collegati attraverso una rete informatica che consentirà loro di prendere in autonomia decisioni elementari, come convergere tutti su un punto a seguito di una segnalazione partita da uno dei sottomarini dello ‘sciame’.