Prima era una polveriera smantellata, poi villette turistiche con tetto in amianto.
Dopo lo sfollamento una baraccopoli di amianto sbriciolato cui ha fatto seguito la bonifica di Comune e Regione: ora è un parco verde di 40 mila metri quadri gestito dal Consorzio Oasi Wwf Torre Guaceto, l’oasi marina protetta Wwf del brindisino.
Sarà inaugurato oggi in località “Sbitri” il polmone verde del brindisino, un’area verde di 4 ettari antistante la costa, occupato fino al 2007 da lastre di amianto abbandonato, ora ripopolato di alberi, piante ed un prato verde che fa da tappeto alle famiglie della zona di Torre Guaceto.
La storia di questo parco è piuttosto contorta ed ha inizio negli anni Settanta, periodo in cui è stata abbandonata una polveriera in stato di smantellamento, circondata da strutture di servizio. Immediatamente dopo la dismissione le costruzioni furono trasformate in villette con vista mare da intere famiglie di abusivi che occuparono le costruzioni senza avere nessun titolo o autorizzazione a procedere in quanto la proprietà era del Demanio militare.
Nel maggio del 2007 fu ordinato lo sgombero delle villette a schiera con vista mare: la procura della Repubblica delegò i vigili urbani di eseguire un sequestro e la contestuale demolizione dei fabbricati. Furono denunciati in 48, tutti coloro che si erano impossessati senza averne titolo dei locali trasformati in abitazioni. Si scoprì allora che i tetti di case in cui per anni avevano trascorso le vacanze intere famiglie erano fatti di amianto che, sbriciolato dalle ruspe, è rimasto per anni a cielo aperto a due passi dalla spiaggia.
La bonifica è iniziata lo scorso gennaio, dopo che l’area è entrata nella disponibilità del Comune sulla base del piano delle coste. L’intera opera, inclusa la realizzazione del parco, è costata 500.000 euro del piano di tutela ambientale della Regione Puglia, gestiti dal Comune di Brindisi.