Continuano gli appelli accorati di Padre Maurizio Patriciello che, proprio ieri sera ha incontrato l’ex Boss dei Casalesi, Carmine Schiavone, il malavitoso da giorni al centro dell’attenzione dei cittadini della Terra dei Fuochi a seguito delle dichiarazioni circa lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici che hanno avvelenato la Campania.
Secondo il Boss Carmine Schiavone, il danno ambientale che la regione Campania ha subito è praticamente irreversibile: “Abbiamo incontrato, oggi, Carmine Schiavone. Non ci ha detto niente di nuovo rispetto alle interviste rilasciate. Lui è convinto che il danno ambientale campano sia irreversibile. Non crede che si arrivi mai a bonificare le nostre campagne. I prezzi sono enormi” si legge nell’aggiornamento di stato sul profilo Facebook di Don Maurizio Patriciello.
Le bonifiche sono costosissime, la tossicità dei materiali sversati molto variegata, l’individuazione dei siti inquinati un mistero che ancora non è ben chiaro se il Boss è capace di svelare. Giorni fa, Don Maurizio Patriciello aveva anche scritto una lettera per Schiavone, affinchè si pentisse e indicasse i luoghi nei quali sono nascosti i rifiuti tossici che stanno avvelenando la terra di Gomorra. L’appello è stato condiviso anche da Roberto Saviano e mirava a coinvolgere attivamente il boss pentito con la giustizia.
La giornalista Marilena Natale, presente al colloquio tra don Patriciello e il Boss Schiavone ha dichiarato sul social network Facebook che “Secondo lui non c’è niente da dare… ma noi non ci fermeremo. Le sue parole tanto ovvie sono cadute come una mannaia sulle nostre teste…”. Inoltre, pare che ci siano state delle rivelazioni importanti da parte del boss circa luoghi e persone responsabili “E’ riuscito ad indicarci dei luoghi e ci ha fatto anche dei nomi… di chi sapeva e non ha fatto nulla, di chi ha nascosto i suoi verbali!Io non mi fermerò nemmeno un secondo, anche se sarà l’ultima cosa che farò, io non mi fermo, non smetterò di lottare per la mia terra fino a quando gli impuniti non pagheranno“.
Secondo le dichiarazioni di Schiavone “i rifiuti erano scaricati da camion e gettati nei campi e nelle cave di sabbia… Rifiuti chimici, termonucleari, industriali e farmaceutico-ospedalieri… Negli anni le cassette di piombo si saranno aperte, ecco perché la gente sta morendo di cancro. Stanno morendo 5 milioni di persone…” e ancora “la mafia non sarà mai distrutta perché ci sono troppo interessi”.
Ma Don Patriciello è fermo nella sua battaglia contro la “Terra dei Veleni” ed è intenzionato a coinvolgere la comunità locale grazie alla fede e alle campagne attiviste “Per me, cristiano e prete la speranza non deve mai morire. Occorre lottare e lotteremo – si legge nel suo post – Occorre chiamare a raccolta i buoni, ovunque si trovino. Se il male riesce a intrufolarsi dappertutto, molto di più accade per il bene. Avanti, dunque. Ricominciamo. Senza stancarci. Resistendo alla tentazione di tirare i remi in barca. Senza paura. Senza negligenze. Senza pessimismi. La sciagura è enorme. Lo sappiamo. Abbiamo paura per i nostri figli. Abbiamo ragione. Proprio per questo non dobbiamo abbassare la guardia. Rimaniamo uniti. Facciamoci compagnia. Facciamoci forza. Rimaniamo accanto a chi piange i suoi cari. Diamo coraggio a chi, ammalato, lotta in ospedale. Facciamo informazione. Svegliamo i dormienti. Denunciamo i delinquenti. Sosteniamo i deboli. Sono certo che qualcosa di bello accadrà. Dovrà accadere”. Firmato: Padre Maurizio PATRICIELLO
Tra pochi giorni prenderà anche il via l’invio delle terribili cartoline della “Terra dei Fuochi” ai vertici politici, al fine di denunciare con forza la drammatica e dolorosa situazione campana.