Domenica 8 settembre 2013, alle 22 di sera, sono uscite felicemente ma faticosamente dalla sabbia 95 piccole tartarughe, le cui uova furono deposte il 16 luglio scorso alle Saline di Palinuro, in un tratto di spiaggia libero posto tra due stabilimenti balneari.
La nidiata è stata tenuta sotto controllo dai ricercatori dell’istituto Dohrn di Napoli e dai volontari del Centro di Educazione Ambientale “La Primula” di Pisciotta.
L’associazione ambientalista Fare Verde, circolo del Cilento, propone un progetto per tutelare e incoraggiare la nidificazione nel Cilento della specie “Caretta caretta”, classificata dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, tra gli animali ad altissimo rischio di estinzione. La dottoressa Flegra Bentivegna, esperta mondiale di tartarughe marine, redigerà una relazione tecnica al progetto che sarà aperto all’adesione di altre associazioni ecologiste campane.
“Occorre tutelare le aree di nidificazione dal disturbo antropico mitigandolo notevolmente – sostiene Fare Verde Cilento – in quanto sembra che la causa principale sia proprio l’attività umana sulle spiagge cilentane che limita la nidificazione di questa specie.”
Fare Verde propone di lasciare ampi spazi di arenile libero tra i lidi balneari ed eliminare le luci sulla spiaggia con un’apposita ordinanza emessa dai Comuni e dalla Capitaneria di Porto competente come avvenne per Ogliastro nel 2006. inoltre sarà necessario eliminare l’inquinamento di molti tratti di mare dovuto all’apporto di sostanze inquinanti dei fiumi come il Mingardo, il Lambro, il Bussento, oltre che sensibilizzare i gestori dei lidi e il personale addetto sui comportamenti da tenere in caso di nidificazione.