Durante il Palio di Asti, in programma domenica 15 settembre 2013 nella cittadina piemontese, muore il cavallo purosangue di soli 5 anni Mamuthones, che prima che fosse abbassato il canapo, si è accasciato a terra di schiena ed è deceduto.
Il sindaco, Fabrizio Brignolo ha sospeso il palio per poche ore sia a causa del cavallo che per le condizioni meteorologiche avverse. La partenza del Palio di Asti è prevista per oggi, lunedì 15 settembre ore 15:00, ed è polemica tra le associazioni animaliste.
“Siamo rimasti esterrefatti nell’apprendere che il Palio di Asti, nonostante la morte del cavallo avvenuta ieri nel corso delle prove, si svolgerà comunque nella giornata di oggi“. Lo dichiara l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali riguardo la morte di ieri al palio d’Asti del cavallo Mamuthones. “A questo punto – prosegue l’Enpa – ci chiediamo quale altra tragedia deve accadere perché le istituzioni locali e gli organizzatori di palii, sagre e di manifestazioni basate sullo sfruttamento di altri esseri senzienti, comprendano finalmente che tali eventi, per i quali chiediamo uno stop, oltre ad essere eticamente inaccettabili, mettono seriamente a rischio l’incolumità degli animali“. L’ Enpa comunica infine di aver incaricato il proprio ufficio legale di verificare se nel caso di Asti, come negli altri incidenti, accaduti recentemente a Foligno e Monselice, siano state rispettate tutte le prescrizioni normative.
Anche l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla commentando con disgusto l’incidente del Palio di Asti: “L’ennesimo, terribile incidente mette ancora una volta a nudo la natura violenta delle manifestazioni che sfruttano animali e l’insufficienza delle misure di sicurezza – dice l’ex ministra impegnata sul fronte animalista – Dopo Scheggia nel vento, ferita durante le prove della Quintana di Foligno e soppressa sul tavolo operatorio, e dopo la morte nel box di un altro “campione” della gara folignate, Roving Celt – rimarca la parlamentare, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente – l’incidente di Asti dovrebbe finalmente far riflettere sulla necessità di vietare questo tipo di manifestazioni, che non rispettano il diritto alla vita degli animali, non hanno nulla di culturale e danneggiano l’immagine del nostro Paese. L’annullamento della competizione era il minimo che ci si potesse attendere in un caso come questo e invece si disputerà questo pomeriggio. Quanto a rispetto dei diritti degli animali siamo davvero a zero“.