Don Patriciello ha lanciato su Facebook un appello allo scrittore Roberto Saviano, annunciando di volerlo invitare a Caivano per aiutarli nella lotta contro i veleni della Terra dei Fuochi.
“La sua voce amplificherà le nostri voci. Per amore della nostra terra non taceremo. Per amore della nostra gente ci facciamo mendicanti. Andiamo a bussare a tutte le porte. A quelle che si aprono e a quelle che restano ermeticamente chiuse. Siamo disposti a essere umiliati e maltrattati. Respinti e derisi. Minacciati e calunniati. Una sola certezza ci sostiene: la nostra terra risorgerà. I nostri figli non avranno a maledirci. Dio mise l’uomo nel giardino perché “ lo coltivasse e lo custodisse”. Lo coltivasse per se stesso e i suoi cari e lo custodisse per coloro che sarebbero venuti dopo. Il giardino è stato ferito. Deturpato. Inquinato. La terra avvelenata non può che avvelenare. La terra tradita ha tradito l’uomo. Vieni, Roberto, nella tua terra. Porta con te gli amici che hai incontrato nel cammino della vita. C’è tanta sete di giustizia in giro. Tanta rabbia nei giovani.Tanta paura nel popolo. Speranza è la parola d’ordine. Risorgere è il verbo che vogliamo coniugare. “Ritorna terra alla tua vocazione antica. Fallo per loro. Per i figli che non abbiamo amato. Fallo per loro, già troppo sono stati derubati. Allarga ancora, Signora, le tue braccia. E quel cuore sconfinato, immenso come Iddio. Terra. Terra nostra. Terra mia. Per amore della nostra terra non taceremo. Per amore della nostra gente ci facciamo mendicanti. Andiamo a bussare a tutte le porte. A quelle che si aprono e a quelle che restano ermeticamente chiuse. Siamo disposti a essere umiliati e maltrattati. Respinti e derisi. Minacciati e calunniati. Una sola certezza ci sostiene: la nostra terra risorgerà”.
Oggi il sacerdote è atteso a Giugliano (Napoli) dove celebrerà messa in occasione della festa patronale e dove incontrerà quanti si stanno battendo per ottenere le bonifiche dei siti inquinati.