La sera prima dell’evento, un gruppo di attivisti vegani ha tentato il boicottaggio della “Festa della Famiglia Abruzzese e Molisana” a Sassi nel Torinese, dedicata ai tradizionali arrosticini di carne di pecora. Gli stand sono stati ricoperti di slogan a favore di un alimentazione cruently free senza l’uccisione di animali.
Cavi elettrici tranciati, stand e telefoni pubblici imbrattati di slogan con vernice indelebile. Ciò che è successo nella notte fra giovedì e venerdì, poco prima dell’inizio della festa degli arrosticini in piazza Giovanni delle Bande Nere, è stato un vero e proprio tentato boicottaggio per mano vegana che, ahimè, non ha avuto buona riuscita se non quella di aver infastidito gli organizzatori della festa.
Il gruppo vegano si è concentrato soprattutto sull’allestimento della manifestazione – imbrattandolo di slogan pro vegan – e sull’impianto elettrico – tranciandone i fili elettrici. Sui tendoni della festa sono state lasciati vari slogan, tra cui la firma del gruppo “Veganismo e Giustizia”, critiche ai commensali “Mangia cadaveri” e anche la sigla “Alf”, Animal Liberation Front.
Come riportato dal quotidiano La Stampa, la notizia dell’assalto è stata diffusa soltanto dopo domenica sera, a festa conclusa, per il timore di aizzare l’ira vegana e scongiurare un attacco di massa alla festa. Inoltre, l’incursione notturna dei vegani non ha comunque fermato la distribuzione di 20 mila arrosticini di pecora a circa 8 mila persone, proseguita nei tre giorni di evento.
Carlo Di Giambattista, presidente della Famiglia Abruzzese Molisana del Piemonte e della Valle d’Aosta, con delusione ha dichiarato che “Io accolgo qualunque convinzione, non mangio carne rossa e ceno sovente nei ristoranti vegani. Ma non posso accettare questa forma di protesta, che mi ricorda altre proteste diventate violenza”.