La Regione Lombardia va verso la raccolta differenziata dei pannolini per consentirne il riciclo integrale grazie all’innovativo processo di recupero al 100% messo a punto dalla Fater Spa (gruppo Procter&Gamble, produttore di assorbenti igienici con marchi quali Lines, Pampers, Tampax e altri) e promosso in collaborazione con Ambiente Italia.
Tecnicamente si chiamano Psa, prodotti sanitari assorbenti, ed in questa categoria rientrano 150mila tonnellate di pannolini e pannoloni consumati e buttati via ogni anno solo nella regione Lombardia, capaci di alimentare ininterrottamente un inceneritore di medie-grandi dimensioni. L’intenzione della Regione Lombardia è di avviare la raccolta differenziata dei Psa in tutti i comuni lombardi sottraendo alle discariche una quota di rifiuti che rappresenta fino al 6% del Rifiuto Urbano Residuo.
Fater spa, in collaborazione con Ambiente Italia, organizza una serie di seminari tecnici di presentazione del progetto in diverse città italiane per promuovere la collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni e, proprio la scorso 16 settembre, si è tenuto a Milano un convegno promosso da Legambiente Lombardia e da Regione Lombardia, che proprio in questi giorni ha sottoposto alla consultazione del pubblico il proprio programma regionale rifiuti.
La Fater spa ha messo a punto un sistema di riciclaggio integrale dei pannolini e pannoloni usati, ricavandone plastica e cellulosa sterilizzate da riutilizzare come materie prime seconde. I test mostrano un tasso di recupero pressoché pari al 100% delle frazioni teoricamente valorizzabili e un tasso di impiego effettivo nel riciclo (dedotti gli scarti) pari all’84%. Ambiente Italia, con tecniche di analisi del ciclo di vita, ha condotto l’analisi energetica e delle emissioni di CO2, mostrando come il processo di riciclaggio è “carbon negative”, cioè evita più CO2 di quanta ne genera. Il sistema di riciclo presuppone l’organizzazione di un sistema efficace di raccolta differenziata. Il primo impianto dimostrativo, è in costruzione presso il Centro Riciclo Vedelago, potrà servire a regime circa 450.000 abitanti nell’area fra le province di Treviso e Belluno.
“Pensare alla sostenibilità, alla tutela, al rispetto dell’ambiente è uno dei miei obiettivi principali, ma è un pensiero che tutti dovremmo porci“. Così l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento al seminario tecnico di presentazione del “Progetto Riciclo del pannolino“, a Palazzo Pirelli.
”La Lombardia, che in molti suoi comuni ha già raggiunto livelli elevatissimi di raccolta differenziata, deve affrontare la sfida di proseguire nella strada della riduzione degli scarti prima che questi diventino rifiuti da smaltire – dichiarano gli organizzatori dell’iniziativa – se fino ad oggi sono i cittadini che hanno dato prova di grande responsabilità e senso civico, permettendo alla raccolta differenziata di diventare la via preferenziale per la gestione dei rifiuti, ora è la volta delle imprese, che sempre più sono chiamate a farsi carico di innovazioni di processo atte a prevenire la produzione di rifiuti e a renderne riutilizzabili le componenti e i materiali”.
Ogni anno in Italia si producono 32.000.000 di tonnellate di rifiuti, di cui il 3 per cento circa, pari a 900.000 tonnellate, deriva da prodotti assorbenti per la persona, (pannolini, pannoloni), i cosiddetti Psa, finora destinate a discariche o inceneritori. Da oggi, con il nuovo sistema, si possono riciclare quasi per il 100%, con un tasso di impiego effettivo nel riciclo (dedotti gli scarti) pari all’84%. Il costo atteso del servizio è equivalente o inferiore al costo medio di smaltimento.