Nicaragua – Il crimine contro la natura è rimasto registrato negli occhi e nelle telecamere dei testimoni: centinaia di tartarughe galleggianti uccise dalla pesca illegale a diverse miglia dalla costa, dove tradizionalmente vengono a deporre le uova.
Il biologo Fabio Buitrago ha confermato alla stampa che la triste scoperta è stato trovata a circa 12 miglia nautiche a ovest di San Juan del Sur, zona Rivas nell’Oceano Pacifico.
“Le tartarughe hanno ganci attaccati in bocca“, spiega il ricercatore, che non ha precisato il numero degli animali morti, ma ne ha stimato in “centinaia e centinaia“.
“Sospettiamo anche che stanno usando bombe per pescare, e poi abbiamo trovato morti con le tartarughe anche altre specie, il che suggerisce l’uso di attrezzi da pesca non selettivi, illegali e molto dannosi per l’ecosistema e le specie del mare” ha detto Delfina Ulloa Coronado, un membro della Cooperativa Dorado del Sur.
Le organizzazioni dei pescatori locali accusano i pescatori stranieri che utilizzando linee di pesca superiori a 1.200 ami per nave, e che questi “catturano” le tartarughe che cercano spiagge a sud per deporre le uova.
Ambientalisti e pescatori chiedono alle autorità di fermare l’uccisione illegale di tartarughe.
Fonte: La Prensa