Potrebbe significare “stop alle trivellazioni” lo studio di un gruppo di ricerca scientifica coreano, pubblicato sulla rivista Nature. Per la prima volta è stata prodotta benzina da batteri geneticamente modificati in particolare dall’ Escherichia coli (E. coli), il batterio addetto alla scomposizione del cibo che ingeriamo.
Per la prima volta è stata prodotta benzina da un essere vivente geneticamente modificato. ,Il risultato, è stato ottenuto da uno studio del gruppo coordinato da Sang Yup Lee dell’Istituto avanzato di scienza e tecnologia coreano (Kaist), secondo il quale è il primo passo verso la benzina sostenibile. La benzina è stata ottenuta modificando geneticamente il metabolismo del batterio Escherichia coli (che ha già dimostrato di poter produrre diesel con alcani a catena lunga), in particolare eliminando il gene FADE si è bloccato percorso di beta-ossidazione favorendo la produzione di alcani a catena corta.
Il batterio Escherichia coli, è presente nella parte inferiore dell’intestino dell’uomo e di altri animali e mammiferi ed è comunemente associato alle feci e alla contaminazione fecale delle acque. La sua funzione nell’uomo è di garantire la corretta digestione del cibo ma la sua presenza nei corpi idrici è il principale indicatore di contaminazione fecale.
“E ‘solo l’inizio dei lavori per la produzione di una benzina sostenibile. Stiamo lavorando attualmente sull’aumento di rendimento e produttività della bio-benzina. Ciò nonostante, siamo lieti di segnalare, per la prima volta, la produzione di benzina mediante l’ingegneria metabolica di E. coli, che ci auguriamo possa servire come base per l’ingegneria metabolica di microrganismi per la produzione di carburanti e prodotti chimici ottenuti da risorse rinnovabili”.