Accrescere la raccolta differenziata arrivando al 70% (rispetto al 42% in base alle rilevazioni più recenti), impiegare il 20% dei rifiuti non differenziati per l’incenerimento e il recupero energetico, e conferire in discarica solo il 10% rimanente.
Questi gli obiettivi, spiega una nota, del nuovo piano toscano dei rifiuti, illustrato oggi alla commissione ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), dall’assessore Anna Rita Bramerini. ”Il principio ispiratore del Piano – ha spiegato Bramerini – è il riciclo, pertanto gli obiettivi principali sono quelli dello sviluppo della filiera e della riduzione al massimo dello smaltimento in discarica”.
Tra le altre indicazioni di rilievo del Piano, anche ”l’idea di non realizzare più impianti di trattamento meccanico biologico, ad esempio inceneritori o impianti di compostaggio, oltre a quelli già previsti dai piani provinciali o già concessionati. Gli impianti non operativi non ripartiranno”, mentre sarà possibile prevedere adeguamenti e ristrutturazioni per quelli in funzione. Secondo Bramerini, ”per incrementare la raccolta differenziata è necessario abbandonare vecchi sistemi di raccolta per potenziare o introdurre quelli porta a porta o di prossimità”.
Circa i rifiuti speciali, l’assessore ha lamentato la mancanza ”di un sistema uniforme a livello nazionale” per la loro assimilazione ad altre tipologie di rifiuti e l’obiettivo del Piano ”è quello di giungere alla chiusura del ciclo all’interno di ogni distretto industriale”. Attualmente, prosegue la nota, la spesa complessiva per la gestione dei rifiuti urbani è di 705 milioni all’anno.