Anche quest’anno Federfauna ha bandito il “Premio Hitler” per le personalità che si sono particolarmente distinte nell’animalismo, un riconoscimento che trae le sue origini dall’ideologia Nazista che includeva il rispetto (almeno ndr) per gli animali.
Quest’anno il premio è stato assegnato all’ex ministro del Turismo e attuale presidente di Leidaa – Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Michela Vittoria Brambilla (Fi), dato che, come si legge nei commenti di Federfauna, “è andato il 40% dei voti”. L’ex ministro però, non ha voluto ritirare il premio che consiste in una targa con una immagine del Fuhrer che accarezza un pastore tedesco e la scritta “Animal Rights Reich” dove la parola “Rights” è stata cancellata da una croce. “Le votazioni erano libere e lo testimonia il fatto che tra i votati compaia anche il mio nome – spiega in una nota il segretario generale di Federfauna, Massimiliano Filippi – e’ evidente che per piu’ persone, perlomeno quelle che l’hanno votata, da parte dell’ex ministro Brambilla e probabilmente anche da parte delle associazioni animaliste che rappresenta, ad una così grande propagandata attenzione per gli animali non corrisponda un’altrettanto grande concreta attenzione per le persone“.
Perchè il Premio Hitler per gli Animalisti.
Il bando afferma che “Il Premio Hitler rappresenta una ferma condanna di chi calpesta i Diritti Umani in nome di ideologici “diritti degli animali”. Ma, secondo Peter Staudenmaier, scrittore e storico nonché rappresentante di Federfauna, lo stesso Adolf Hitler era un vegetariano ed avversario della vivisezione. Concetti come il “diritto che gli animali possiedono intrinsecamente di essere protetti in sé per sé ” hanno origine proprio dal regime nazista, attraverso “una serie di leggi sui diritti degli animali che erano senza precedenti e che esplicitamente affermavano lo status morale degli animali indipendente da ogni interesse umano”. “Il partito nazista promosse frutta cruda e semi come dieta ideale, proprio come i vegani più scrupolosi oggi”.
Insomma, amare gli animali e proteggerli era per i Nazisti un’ideologia importante che esprimeva la loro superiorità morale rispetto alle altre razze di persone. Al contrario, essere animalisti significa per lo più estendere il proprio Amore e rispetto per le persone e per la vita, anche ad altri esseri viventi come, appunto, gli animali.
Commernta il legale di Federfauna.
Il ‘Premio Hitler’, commenta ancora nella nota il legale di Federfauna, Massimiliano Bacillieri, “come ribadito più volte, rappresenta una ferma condanna di chi calpesta i Diritti Umani in nome di ideologici diritti degli animali. Non condanna certo chi ama gli animali, tra i quali noi stessi ci collochiamo. Le analogie tra animalisti e nazisti – chiosa – non significano certo che coloro che dichiarano di amare gli animali siano tutti cattivi, ma sicuramente che non siano tutti buoni come qualcuno vorrebbe far credere“.
Chi è Federfauna.
Come si legge sul sito ufficiale, FederFauna è una “Confederazione Sindacale che riunisce Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori a vario titolo di Animali” che “difende e promuove le attività umane tradizionali connesse agli animali e l’economia e l’occupazione che esse producono”. L’associazione sindacale nasce quindi per difendere coloro che lavorano con gli animali e gli animali stessi al di là delle ideologie animaliste, “ma difendendo le molteplici funzioni che gli animali hanno per l’Uomo”. Il premio è stato istituito come provocazione contro gli animalisti accusati di sostenere un’ideologia che, secondo Federfauna, è troppo buonista.