Martedi 26 novembre si terrà nel Complesso Abbaziale di Mercogliano, il convegno” Le minacce ambientali al territorio irpino”, promosso dalla Delegazione FAI di Avellino.
Il convegno, che prevede la partecipazione di autorevoli esperti di questioni ambientali e di rappresentanti del mondo economico e civile, rappresenta un importante tavolo di discussione sulle tematiche ambientali ma anche una validissima occasione di analisi e confronto sui possibili scenari socio-economici che si prospettano per la terra d’Irpinia.
I progetti di ricerca del petrolio attendono la conclusione degli iter autorizzativi, e dalla loro eventuale attuazione dipende molto del futuro di questa terra.
L’incidenza e l’impatto del Petrolio mutano gli scenari socio-economici, imponendo vincoli e veicolando le scelte.
L’Irpinia quindi, si trova suo malgrado, di fronte ad un bivio in cui scegliere tra lo scenario di un territorio sottoposto alla “coloniale” occupazione delle aziende petrolifere, contrapposto a quello di una terra dal paesaggio invidiabile ricca di potenzialità ancora non del tutto sfruttate.
L’esempio della Basilicata, con tutte le criticità ambientali ed il conseguente sottosviluppo economico causate dal Petrolio, rappresenta un’innegabile termine di confronto al quale associare un’eventuale Irpinia interessata dalle estrazioni di idrocarburi.
“Il paesaggio che verrà sarà una terra rigogliosa di colori e pieni di profumi oppure un paesaggio desolato impregnato dall’odore acre della benzina? Giriamo questa domanda alla politica ma anche alla società civile, nell’auspico di riuscire a salvaguardare l’Irpinia davanti alla grave minaccia del Petrolio”, denunciano gli organizzatori del convegno.