Disattivare progressivamente gli inceneritori di rifiuti della Lombardia, a partire da quelli meno efficienti dal punto di vista ambientale.
Questa è l’indicazione contenuta in una risoluzione che la commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità.
La necessità di programmare la disattivazione degli inceneritori (13 impianti nella regione) è nata anche dalla considerazione che l’aumento della raccolta differenziata porti sempre meno rifiuti agli impianti: dalle 2 milioni e 521mila tonnellate del 2011 si prevede che si passi nel 2020 a 1 milione 112mila tonnellate. Il testo approvato ha unificato le proposte presentate dai gruppi del M5S e del Pd, e ha avuto come relatore il presidente della commissione Luca Marsico (Fi).
”La risoluzione di oggi – ha detto Marsico – è frutto di un lavoro di squadra dell’intera commissione: un’ulteriore conferma che su tematiche ambientali si può discutere e operare in piena condivisione e armonia”. ”Contiene proprio i principi che noi stiamo sposando e sostenendo da tempo – ha aggiunto il consigliere regionale Pd Giuseppe Villani -: spingere sulla raccolta differenziata e il riciclo e dire basta alle discariche e agli inceneritori”. Soddisfatto anche il consigliere M5S Gianmarco Corbetta: ”Considerata l’unanimità in commissione – ha commentato -, ci sono tutti i presupposti perché il documento venga definitivamente approvato in tempi rapidi anche dal Consiglio regionale”.