Che fine fanno le scarpe da running una volta usurate?
Una risposta ecosostenibile a questa domanda è venuta ad un imprenditore appassionato della corsa, Nicolas Meletiou fondatore e amministratore delegato dell’Eso (Ecological Services Outsourcing), da cui è nato il progetto EsoSport “ecycle your shoes, repave your way”.
Tale iniziativa prevede il ritiro delle scarpe in appositi contenitori, al fine di riutilizzarne i materiali riciclabili.
Il materiale granulare ottenuto dalla triturazione della gomma di riciclo delle vecchie scarpe, permette di produrre piastrelle per pavimentazioni anti trauma ad assorbimento di impatto, specifiche per la realizzazione di superfici ludiche e sportive che non conducono elettricità, oltre ad essere atossiche e resistenti alla corrosione di oli, luce e acqua.
È un progetto che si sta diffondendo in tutta Italia, e a breve arriverà anche nel capoluogo toscano, infatti è stato presentato a Firenze il progetto “Esosport – I giardini di Betty” dal vicesindaco e assessore allo sport e all’ambiente di Firenze Stefania Saccardi e Caterini Biti, dall’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti e Nicolas Meletiou.
Saranno posizionati nelle scuole e negli impianti sportivi i contenitori Esobox all’interno dei quali verranno conferite le scarpe da ginnastica e che saranno così destinate a nuova vita. Il contributo di Quadrifoglio, come afferma Giannotti, sarà quello di fornire un supporto infrastrutturale a San Donnino, area di stoccaggio provvisoria delle scarpe prima di essere avviate all’impianto per il riciclo.
L’assessore Biti, a cui le fa eco la vicesindaco Saccardi, sono entusiaste di questo progetto, convinte che ne trarranno beneficio sia l’ambiente, con notevole riduzione dell’impatto ambientale che ne deriva dallo smaltimento del materiale, sia le aree di gioco della città :
“abbiamo individuato la prima area che sarà pavimentata con questo materiale: il nuovo giardino della ex scuola Caterina de’ Medici in viale Guidoni. Il secondo intervento, su proposta dell’assessore all’educazione Cristina Giachi, sarà il giardino di una scuola”, è quanto afferma l’assessore.
Per Meletiou il progetto Esosport nasce come un’idea di responsabilità sociale, priva di scopi di lucro, che rappresenta un investimento in campo ambientale contribuendo in maniera valida al rispetto del primo punto di una corretta gestione dei rifiuti, ovvero la riduzione della produzione dei rifiuti, sottraendo alla discarica un materiale che se reimpiegato può essere ancora molto utile alla società.
Ciò è sicuramente un modo più degno di porre fine alla vita delle nostre amate scarpe da running, aiutando sensibilmente l’ambiente con piccoli gesti.