“Ritardi, sporcizia, assenza di informazioni, scarsa sicurezza: 2,9 milioni di pendolari sono costretti ogni giorno a viaggiare in condizioni indecenti. Il livello di disservizio del trasporto pendolare nel nostro Paese ha raggiunto livelli scandalosi. La nostra battaglia per i diritti dei pendolari non si ferma e prosegue quest’anno con una richiesta ai Sindaci dei comuni dove passano alcune delle linee pendolari più importanti d’Italia: mobilitatevi con noi e sottoscrivete Siamo tutti sullo stesso treno, il manifesto di proposte che reclama attenzione e risorse da parte di governo e regioni affinché si investa in maniera prioritaria sul trasporto ferroviario pendolare”.
PENDOLARIA. Con questo incipit è ripartita oggi, spedita come un treno, la campagna di Legambiente “Pendolaria”, dedicata al miglioramento delle ferrovie locali sulle quali viaggiano tutti i giorni studenti di ogni età e lavoratori di ogni tipo. Il prossimo 17 dicembre, inoltre, verrà presentato il Rapporto annuale sulla situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia, ad evidenza di tutti i disagi e dei potenziali miglioramenti che le nostre ferrovie locali necessitano per garantire un servizio adeguato ai consumatori.
SINDACI, SIAMO TuTTI SULLO STESSO TRENO. Questa mattina – sulle linee regionali Napoli-Roma, Schio-Vicenza e Portogruaro-Mestre – i sindaci dei comuni attraversati dai convogli sono saliti insieme a Legambiente e ai pendolari per unirsi alla richiesta di certezze e aumenti degli investimenti che diano finalmente un servizio di qualità ai viaggiatori che si muovono ogni giorno in treno per studio o per lavoro. Non à caso si intitola “Siamo tutti sullo stesso Treno” il manifesto che la campagna Pendolaria intende far sottoscrivere ai sindaci affinché si impegnino: a riqualificare le stazioni ferroviarie e rendere sicuri gli spazi pubblici (come le sale d’attesa); a riordinare e investire maggiormente nel servizio di trasporto pubblico creando parcheggi, aree ciclabili e pedonali; dare maggiore attenzione alla pianificazione urbana favorendo la creazione di nodi centrali intorno alle aree servite dal trasporto pubblico evitando l’ulteriore cementificazione del suolo.
IL GOVERNO. Il manifesto chiede ai vertici politici di “aumentare e dare certezze alle risorse per il servizio ferroviario pendolare, consentendo la programmazione degli investimenti per i prossimi anni. Di riprendere finalmente il progetto 1000 nuovi treni per i pendolari e permettere di avere finalmente treni moderni e adeguati alla domanda di mobilità. Di fare in modo che la nuova Autorità per i trasporti garantisca i diritti dei cittadini che prendono i mezzi pubblici e che vigili sulla trasparenza e le previsioni dei Contratti di servizio, nell’interesse del diritto alla mobilità dei pendolari”.
LE REGIONI. Secondo il manifesto, le Regioni devono investire di più “nel trasporto pubblico pendolare, a cominciare dalle principali linee pendolari, con un obiettivo di spesa pari almeno al 5% del bilancio. Di acquistare subito nuovi treni, più moderni e capienti, per garantire la riduzione dei ritardi e la vivibilità degli spostamenti. Di aprire un confronto pubblico sul Contratto di servizio, con Enti locali, associazioni e cittadini per chiarire obiettivi e collegamenti, standard, abbonamenti integrati, e aprire alle osservazioni, anche attraverso uno sportello di ascolto dei pendolari”.
Le iniziative di Pendolaria proseguiranno fino a gennaio e nei prossimi giorni sarà la volta delle linee Padova-Calalzo, Siracusa-Caltanissetta, Gela-Catania, Torino-Ventimiglia e quelli della provincia di Ancona.