L’Associazione NapoliUrbanBlog presenta, in anteprima, il reportage “Campania InFelix”, il 6 Dicembre, alle ore 19.30, presso il Centro Culturale “La Città del Sole” (Ex-Asilo Filangieri – Piano Terra), Vico Giuseppe Maffei 4, Napoli.
La storia della lenta agonia di un territorio, raccontata in video dagli abitanti della Terra dei Fuochi. Cittadini che da anni denunciano la “mala-attività” di un intero sistema di imprese in cui lecito e illecito si fondono al punto di non riconoscere più una netta linea di confine. Il mancato ascolto delle denunce, da parte delle istituzioni, è stato il lasciapassare di anni di sversamenti accertati, violando uno dei principi cardini della democrazia: la salute e sicurezza dei cittadini. Attivisti come Alessandro Cannavacciuolo, minacciato a seguito delle denunce, Lucia De Cicco, figura cardine dei comitati ambientalisti di Giugliano, o il medico di base, Dott. Luigi Costanzo, che si batte per l’istituzione di un Registro Tumori a costo zero che certifichi la connessione disastro ambientale/incremento tumori e leucemie, insieme a tanti altri cittadini hanno dimostrato, con azioni concrete, di avere a cuore la propria terra più dei governanti stessi. Hanno anticipato inchieste giudiziarie e sostituito uno Stato assente, aggiungendosi al paniere delle ricche risorse di quella che gli antichi romani denominarono “Campania Felix”. Un patrimonio di acque e terreni fertili, condannato irrimediabilmente alla contaminazione e sterilità entro il 2064.
“Campania InFelix” è il racconto in parallelo di due grandi centri dell’Area-Nord di Napoli, Acerra e Giugliano, accomunati dallo stesso triste destino di veder sorgere sulle proprie terre, già contaminate, un inceneritore. Ad Acerra, la promessa di attuare una bonifica dei territori, una volta inaugurato l’impianto nel 2009, ancora non è stata mantenuta. Giugliano, che a breve avvierà i lavori di costruzione del secondo impianto regionale, per smaltire le balle stoccate a Taverna del Re, probabilmente vedrà ripetersi la stessa sorte, con l’aggravante di un alto indice tumorale già ora percepibile.
Gli stessi carnefici che, al tempo, hanno permesso l’avvelenamento del territorio, oggi si possono candidare alle opere di risanamento, infiltrandosi nel mercato degli appalti, con un’alta probabilità di inquinare territori di altre regioni in una spirale infinita.
Il reportage non tratta solo di “emergenza rifiuti” e percentuali varie di raccolta differenziata, ma di discariche abusive, smaltimento di amianto e rifiuti speciali provenienti da tutta Italia. Terreni posti anche sotto sequestro dalle autorità giudiziarie che si trovano a pochi passi dalle coltivazioni di frutta e ortaggi, gli stessi ingredienti raccomandati dai medici per una sana e corretta alimentazione, per vivere bene.
Gli stessi prodotti che hanno già riempito i piatti dei cittadini italiani. Tutti.
In seguito alla proiezione, ci sarà un dibattito pubblico con la cittadinanza, chiunque vorrà porre domande a chi si trova in prima linea nella battaglia per la Terra dei Fuochi.