Via libera al decreto sul biogas da parte del ministero per l’Agricoltura che consentirà l’utilizzo del biometano prodotto “da oltre 1.000 impianti connessi alle aziende agricole italiane non solo per la per la produzione di energia elettrica, ma anche per l’immissione diretta del biogas nella rete del metano e come combustibile per i trasporti stradali (autoveicoli a metano)”. Il decreto prevede inoltre, un’incentivo specifico per le aziende agricole per “creare presso le strutture aziendali gli impianti di distribuzione di metano per autotrazione”.
Secondo l’Osservatorio Agroenergia 2013, in Italia si producono circa 5,6 miliardi di metri cubi l’anno di biometano, abbastanza per soddisfare dal 5 al 10% del consumo lordo di energia al 2020. A differenza del metano naturale che esportiamo (gas di città) e che necessita di estrazioni in profondità ed è una fonte non rinnovabile di energia, il biometano è un biogas che viene prodotto dalla decomposizione di materiale di scarto delle aziende agricole e zootecniche che consentirebbe, alle aziende stesse, di conseguire una maggiore autosufficienza energetica e di qualificarsi come produttrici di energia pulita.
“Grazie al decreto sull’incentivazione del biometano che abbiamo firmato si risparmierà per l’importazione di gas e allo stesso tempo aumenterà il Pil agricolo, portando risorse importanti per il settore primario. Con questo intervento normativo, infatti, puntiamo a valorizzare le biomasse agricole, facendole diventare uno strumento di integrazione al reddito per gli agricoltori. Da oggi il metano ottenuto dalle biomasse potrà essere immesso nella rete del gas naturale, con un forte potenziamento dell’utilizzo non solo per la produzione dell’energia elettrica“. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la firma, insieme al Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, del decreto su “Incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale” cioè del biogas, ottenuto da biomasse agricole.
Soddisfatti i presidenti delle tre associazioni, Piero Gattoni (CIB), Mariarosa Baroni (NGV Italy) e Paolo Vettori (Assogasmetano), che hanno voluto sottolineare che il decreto “rappresenta un’opportunità di sviluppo indiscutibile con importanti ricadute economiche e ambientali. Il biometano può contribuire a coprire consumi per 2,5 miliardi di metri cubi nel settore degli autotrasporti permettendo da qui al 2020 di risparmiare 1,6 miliardi di biocarburanti di importazione. Si potrà liberare il potenziale dell’industria italiana del gas, che detiene già un forte vantaggio competitivo nel mondo. L’Italia è infatti il terzo produttore di biogas al mondo, sesto mercato mondiale per il metano in autotrazione e può vantare un forte avanzamento nella componentistica e nella meccanica agricola“.
Il biometano “è una delle fonti di energia rinnovabile più promettente per il nostro Paese – ha dichiarato il ministero in una nota – Il metano ottenuto da biomasse, potrà essere così miscelato e sostituire in tutti gli usi il gas naturale, che nel nostro Paese ha già una rete capillare di distribuzione”.