Sono stati presentati stamattina nella Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità a Napoli, i “pacchi alla camorra” e i cesti de “Il Natale di Libera”, cadeau realizzati con i prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie.
Sono intervenuti il referente regionale di Libera Geppino Fiorenza, il segretario generale della Fondazione Polis della Regione Campania Enrico Tedesco, il magistrato Bruno D’Urso, Lucio Vasaturo della Questura di Napoli, Francesco Rizzo dell’Arma dei Carabinieri, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e Peppe Pagano di Nuova Cooperazione Organizzata.
“Invitiamo tutti a fare un buon gesto antimafia acquistando in vista del Natale i prodotti della Bottega dei Sapori e dei Saperi”, ha affermato Geppino Fiorenza, perché, come ha sottolineato Tedesco, “sono il segno che è possibile riscattarsi dalle mafie generando economia sociale attraverso il reinserimento nel tessuto lavorativo delle persone affette da disabilità”. Il magistrato Bruno D’Urso ha fatto notare come la tematica del sequestro e dell’amministrazione dei beni appartenuti ai mafiosi “pur centrale nell’ambito della gestione dei processi penali, sia affrontata ancora in maniera insufficiente” ed evidenziato che “la Bottega è un esempio di come sia possibile concretizzare gli obiettivi che la Magistratura si prefigge fin dalla fase del sequestro dei beni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Lucio Vasaturo della Questura di Napoli: “I risultati conseguiti dalle associazioni e dalle cooperative sono per noi motivo di grande stimolo per restituire larghe fette del territorio alla società civile”. “Vogliamo dimostrare nel giro di qualche anno che chi mangia sano mangia campano ed italiano”, ha detto Peppe Pagano, ricordando il dramma della Terra dei Fuochi”.