Contenere il consumo di suolo, difendere l’uso agricolo dei terreni e orientare l’espansione edilizia sulle aree già urbanizzate attraverso interventi di riqualificazione e trasformazione urbana. Sono i punti cardine del ddl su “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato” approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri.
Nei 9 articoli contenuti dal disegno di legge, approvato anche dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, viene sancito lo stop alla cementificazione “si potrà costruire solo se si riutilizza. E questo è un paletto importantissimo nel nostro Paese – ha commentato il ministro dell’Ambiente Orlando – si tratta di sviluppare un ragionamento incentivando il riutilizzo del patrimonio edilizio civile e industriale”. Il ddl detta chiaramente le linee guida per un diverso approccio all’edilizia urbana ed industriale che punta alla ridefinizione degli strumenti di pianificazione al fine di riqualificare il suolo agricolo, incentivare l’agricoltura, fermare la cementificazione e puntare sulle ristrutturazioni e sul riuso edilizio piuttosto che sulla edificazione.
CONSUMO ZERO AL 2050. Non si potrà più costruire fino a quando un decreto interministeriale non fisserà “la riduzione in termini quantitativi di consumo di suolo” finalizzata ad arrivare al consumo di suolo “zero” nel 2050. La norma infatti ridefinisce la “superficie agricola” e detta nuovi limiti per le “superfici consumabili” e vieta l’utilizzo se non per uso agricolo dei terreni che usufruiscono di aiuti di Stato. Inoltre si punta sul riuso del suolo e sulla “rigenerazione urbana”, saranno introdotti incentivi al recupero del patrimonio rurale. Il ministero delle Politiche Agricole istituirà un registro per i comuni “virtuosi” che si impegneranno nel risanamento e riqualificazione di complessi edilizi nei centri storici, anche con l’obiettivo di mettere in sicurezza le aree esposte a rischio idrogeologico.
Il ddl sul consumo del suolo “rappresenta una separazione netta tra il futuro e il passato. – ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo – In passato c’è stata la devastazione dei territori, attraverso, purtroppo, una cementificazione sproporzionata e non ordinata”. Un Comitato interministeriale monitorerà ogni anno l’andamento del consumo di suolo.