Anche l’Italia avrà il suo Programma nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari (Pinpas) ed il 5 febbraio 2014 saranno convocati a Roma gli Stati generali contro lo spreco alimentare in Italia. La data del 5/2 sarà ufficialmente denominata come la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare in Italia.
”Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno – dichiara il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali come terra, acqua ed energia utilizzate nei diversi anelli della filiera che vanno dal campo fino alla tavola. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti che abbiamo presentato a ottobre e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell’Ambiente legherà all’Expo2015 di Milano”.
Il ministero dell’Ambiente ha inoltre istituito un gruppo di lavoro capitanato da Andrea Segrè, docente all’Università di Bologna, fondatore e presidente di Last Minute Market e promotore della campagna europea ”Un anno contro lo spreco”- Gli altri componenti sono: lo scienziato Vincenzo Balzani; la regista Maite Carpio, fondatrice dell’onlus Agenda Sant’Egidio; dall’attore Giobbe Covatta e dalla scrittrice Susanna Tamaro. Il gruppo è incaricato di elaborare il Pinpas che “sarà il portato di un’elaborazione congiunta – spiega Andrea Segrè – da svilupparsi in una vera e propria Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese. Tutti gli attori della filiera e le organizzazioni attive nella lotta agli sprechi alimentari che vogliono dare il proprio contributo saranno chiamati a esprimere indicazioni e buone pratiche“.
Il Programma sullo spreco alimentare prevede l’elaborazione di una campagna di sensibilizzazione nazionale e una serie di misure per ridurre drasticamente il fenomeno del cibo in pattumiera.”Iniziando dalla spesa – ha illustrato Segre’ – le famiglie dovrebbero programmare gli acquisti senza accumulare in modo compulsivo e organizzare il frigorifero tenendo a portata di mano i prodotti vicini alla scadenza“.
Secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico – dell’Osservatorio Waste Watcher e Last Minute Market – ogni settimana una famiglia getta 7 euro nella spazzatura sotto forma di spreco di cibo con un incidenza dello 0.5 % sul Pil. Ogni anno lo spreco alimentare domestico costa agli italiani 8,7 miliardi di euro che si traduce nello spreco settimanale medio di circa 213 grammi di cibo gettato perché andato a male. In un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione.