Crescono le vendite di auto bifuel con doppia alimentazione benzina-Gpl, nonostante l’assenza di incentivi.
È quanto emerso dall’annuale osservatorio sulla mobilità sostenibile in Italia realizzato da Euromobility (Associazione italiana dei mobility manager) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Secondo lo studio la quota delle auto a gas (Gpl, metano) sul parco auto totale è passata dal 7,1% del 2011 al 7,5% dello scorso anno. In particolare le auto a Gpl hanno avuto un incremento significativo, passando dal 5,1% al 5,4%.
Acquistare auto alimentate con Gpl è una scelta vantaggiosa per tutti: ”questi risultati – ha dichiarato Rita Caroselli, direttore di Assogasliquidi, l’associazione di Federchimica che rappresenta il settore del Gpl e del Gnl – sono un’ulteriore dimostrazione del valore del Gpl che, allo stesso tempo, costituisce un vantaggio per l’economia del nostro Paese, per il cittadino e una risorsa per la tutela ambientale. In termini di CO2 e di particolato, Gpl e metano abbattono notevolmente il livello di emissioni inquinanti; in particolare il Gpl abbatte del 10-15% le emissioni di CO2 e del 99% le emissioni di PM10”.
Grazie alle sue proprietà ecologiche il Gpl è stato inserito tra le principali risorse identificate dalla Commissione europea in un piano d’azione per incrementare l’utilizzo dei carburanti alternativi nel Vecchio Continente, in vista degli obbiettivi previsti per il 2020. Il piano d’azione prevede l’obbligo, da parte di ogni Stato membro, di redigere un proprio programma nazionale che comprenda politiche di sviluppo a favore di questi carburanti alternativi. In Italia l’attuazione di questa direttiva permetterebbe di reintrodurre le misure di incentivazione per i carburanti gassosi e dare, quindi, un nuovo slancio alle politiche ambientali. ”L’augurio – ha concluso Rita Caroselli – è che le Istituzioni locali e nazionali si adoperino per sostenere questo carburante virtuoso, già notevolmente apprezzato dagli automobilisti italiani”.