Al via in Campidoglio la giunta straordinaria convocata dal sindaco Ignazio Marino sull’emergenza rifiuti nella Capitale, dopo le polemiche degli ultimi giorni sul servizio di raccolta: durante le feste di Natale cassonetti stracolmi e addirittura, in periferia, maiali tra i rifiuti.
Marino non ha nascosto la sua irritazione per la situazione, annunciando a breve un cambio ai vertici dell’Ama, l’azienda ambientale comunale. Con l’assessore Estella Marino sono in corso i colloqui per individuare nuovi dirigenti.
“Non è da ora che denunciamo il degrado in cui versa l’Azienda Ama e con essa la città di Roma che, in questi giorni di feste, sta mostrandosi ai cittadini e ai numerosi turisti più sporca che mai. La FP CGIL ha presentato in questi mesi denunce e, raccogliendo dossier regolarmente inviati all’Amministrazione capitolina, ha chiesto cambiamenti profondi del management responsabile della crisi in cui e’ precipitata l’Ama”. Lo scrive Natale Di Cola, segretario generale Cgil Funzione Pubblica Roma e Lazio. “In solitudine in questi anni abbiamo denunciato il giro di interessi, il mancato rispetto delle norme e la mancanza di trasparenza presenti in azienda, che avevano portato a parentopoli e di cui si sta occupando la magistratura. Le denunce di queste ore del Sindaco sono una magra consolazione. In queste ore, che saranno sicuramente ricordate tra le più buie per l”azienda, ci saremmo aspettati una convocazione urgente per provare ad affrontare emergenze che, con una adeguata pianificazione, si sarebbero potute tranquillamente evitare. La mancanza di una strategia aziendale, l’immobilismo del management e gli errori commessi in passato sugli impianti e sulla differenziata, hanno messo in luce la reale situazione in cui questa mala gestione ha portato l’Ama. Per questo non ci meraviglieremmo se in questi giorni qualcuno stesse spingendo per un impiego straordinario di cooperative per pulire la città e, attraverso questo sistema, veicolare ulteriori assunzioni clientelari. Qualcuno ne parla e quindi, come spesso accade in Ama, può essere vero. L’Amministrazione capitolina è avvertita. Al danno non può essere aggiunta la beffa che in questo caso sarebbe prodotta dal maggior costo da scaricare sui cittadini che già pagano una tariffa tra le più alte d’Italia per un servizio tra i peggiori. Speriamo che ora si faccia sul serio, l’Ama va rifondata, siamo stanchi dei continui annunci, ci aspettiamo presto risultati che ancora non si sono visti da quando si e’ insediata la nuova amministrazione. L’Ama può essere ancora salvata e diventare azienda leader nel settore. Basta volerlo come noi lo vogliamo”.